29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Razzismo

Matteo Salvini denunciato da un attivista rom

L'accusa: «Odio razziale». La denuncia presentata da Alievski Musli tramite i legali di Possibile. Nel mirino la parola «parassiti»

ROMA - «Diffusione di idee basate sull'odio razziale ed etnico». Questa l'accusa contenuta nella denuncia depositata presso il Tribunale di Roma dall'attivista rom Alievski Musli contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Una denuncia che sarà seguita legalmente dagli avvocati messi a disposizione da Possibile.

Musli: «E' tempo di dire basta»

Nel mirino l'attacco del leader della Lega che ha prima usato il termine «parassiti», per poi 'dispiacersi' del fatto che «i rom italiani purtroppo dobbiamo tenerli qui». Così l'attivista rom ha spiegato la sua decisione di querelare Salvini: «Dopo anni di offese gratuite, discriminazioni, stereotipi negativi... È tempo di dire basta. Basta incrementare il clima d'odio che si sta diffondendo. Basta attacchi gratuiti, ma soprattutto bisogna denunciare affinché non accada un altro 1944».

Possibile contro Salvini

«Possibile ha messo a disposizione di Alievski la propria competenza in materia di diritti umani e antidiscriminatoria, e l'assistenza legale gratuita» ha spiegato, Andrea Maestri, esponente di Possibile, insieme alla segretaria nazionale Beatrice Brignone, annunciando la denuncia nei confronti di Salvini per la violazione della Costituzione, oltre che del Testo Unico sull'Immigrazione e delle norme contro le discriminazioni.

Le accuse

«Le parole di Salvini - aggiunge Maestri - si configurano chiaramente come un incitamento all'odio razziale. E si capisce anche il motivo per cui la Lega ha rilanciato la volontà di intervenire sulla Legge Mancino: così facendo si darebbe mano libera alla peggiore propaganda razzista. Quella norma non solo deve restare intatta, ma deve essere applicata in tutti i casi di razzismo e xenofobia».