25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Sicurezza

I rom non si possono sgomberare: Salvini e Raggi fermati dall'Ue

La Corte europea di Giustizia blocca lo sgombero del Camping River nella Capitale. Salvini: «A Roma è un casino totale. Vedrò Raggi quanto prima»

Matteo Salvini in visita a un campo rom di Roma, 18 ottobre 2017
Matteo Salvini in visita a un campo rom di Roma, 18 ottobre 2017 Foto: ANSA/MASSIMO PERCOSSI ANSA

ROMA - La Corte Europea per i Diritti dell'Uomo, attraverso l'adozione di una misura di emergenza, ha ordinato al Governo italiano di non procedere allo sgombero dell'insediamento di Camping River, previsto per la giornata di oggi a Roma, ovvero 48 ore dopo la notifica agli abitanti dell'Ordinanza n.122 del 13 luglio 2018 firmata dalla sindaca Virginia Raggi. La decisione della Corte è giunta in seguito al ricorso sollevato da 3 abitanti del campo, supportati da Associazione 21 luglio. La Corte «ha deciso, nell'interesse delle parti e del corretto svolgimento del procedimento dinanzi ad essa, di indicare al Governo italiano, a norma dell'articolo 39, di sospendere lo sgombero previsto fino al venerdì 27 luglio 2018» e, nell'attesa, ha chiesto al Governo italiano di indicare nelle prossime ore le misure alloggiative previste per i richiedenti, la data prevista per lo sgombero esecutivo e qualsiasi sviluppo significativo dello sgombero di Camping River.

Il ricorso di tre rom
Le tre persone rom ricorrenti, hanno vissuto per alcuni anni nell'insediamento di Camping River in cui attualmente risiedono circa 300 persone, esclusivamente rom, segregate su base etnica e i cui diritti umani sono stati ripetutamente violati dalle istituzioni capitoline nelle diverse azioni previste dal Piano rom. «Dopo le azioni inclusive, rivelatesi fallimentari, organizzate dal Comune di Roma» spiegano dalla 21 luglio «il 19 luglio 2018 ad ogni famiglia dell'insediamento è stata notificata l'Ordinanza sindacale n.122 del 13 luglio 2018 con la quale la sindaca Virginia Raggi ha ordinato 'l'allontanamento dall'area [à] di tutte le persone presenti, a qualsiasi titolo, entro il termine perentorio di quarantotto (48) ore dalla notifica della presente ordinanza, per scongiurare i rischi sulla loro salute' senza fornire alcuna soluzione alternativa adeguata, lasciandole di fatto per strada, aumentando la loro vulnerabilità».

La decisione dell'Ue
La Corte Europea per i Diritti dell'Uomo può indicare «misure ad interim» in casi di emergenze, in modo da fermare un «rischio imminente di danno irreparabile». Sempre più di frequentemente, riceve richieste di adozione di misure per fermare sgomberi, ma si limita a farlo solo in particolari circostanze. Vittime di violazioni di diritti umani possono rivolgersi alla Corte Europea solo se non dispongono di mezzi efficaci per fare ricorso davanti ai Tribunali nazionali. I tre autori dell'azione hanno, con successo, dimostrato che i Tribunali italiani, visto il brevissimo tempo concesso, non hanno fornito loro mezzi efficaci per fronteggiare il rischio dello sgombero.

Salvini: «A Roma è un caos totale»
Mercoledì si terrà l'incontro tra il ministro dell'Interno e Virginia Raggi. Ma intanto Matteo Salvini prepara il terreno: «Il mio obiettivo è arrivare a zero campi rom» Ma «a Roma la situazione sui rom è un casino totale». Poi, l'attacco: «Mi hanno dato del nazista ma possono esserci anche finlandesi nei campi. Vado a controllare chi c’è, possono essere italiani, romeni, slavi, extracomunitari, e l’obiettivo è arrivare a una chiusura progressiva».