17 agosto 2025
Aggiornato 20:00
Sicurezza

Perugia, fermati 25 spacciatori: «Molti erano richiedenti asilo»

Le indagini sviluppate con l'impiego di agenti sottocopertura. L'annuncio della polizia: «Sgominata una banda di nigeriani»

Un fermo immagine un momento dell'operazione antidroga. Perugia, 6 luglio 2018
Un fermo immagine un momento dell'operazione antidroga. Perugia, 6 luglio 2018 Foto: ANSA/POLIZIA ANSA

PERUGIA - A Perugia la polizia ha concluso un'operazione antidroga nei confronti di 25 stranieri, fermati con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti: «in molti casi», precisa la polizia in una nota, i fermati erano «richiedenti asilo». L'attività investigativa, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile e coordinata dal Servizio Centrale Operativo della polizia, è stata avviata a maggio dai due Uffici, con il supporto della Direzione Centrale per Servizi Antidroga. Le indagini sono state portate avanti utilizzando agenti sotto copertura del Servizio Centrale Operativo per l'acquisto di droga: la piazza dello spaccio nel mirino era il parcocittadino della Verbanella, in prossimità della Stazione Ferroviaria di Fontivegge e notoriamente frequentato da minori, vista la presenza nella zona del liceo artistico Bernardino di Betto. 

Le indagini
Gli stranieri hanno occupato le zone con un'attività di spaccio rivolta a un numero indeterminato di assuntori: attraverso servizi di osservazione e con sistemi di videosorveglianza è stato possibile impiegare operatori sotto copertura per l'acquisto di droga. È stata poi sfruttata, per acquisire ulteriori elementi investigativi, la facoltà di ritardare l'arresto degli spacciatori responsabili della cessione. Gli acquisti degli agenti sotto copertura hanno permesso di ottenere in tempi brevi elementi probatori nei confronti di 29 persone: per 25 di essi sono stati resi esecutivi gli arresti nei giorni scorsi. Il materiale raccolto è stato poi implementato con indizi acquisititramte servizi in borghese o testimonianze. 

La droga nelle buche o nei cespugli
La droga veniva nascosta in buche ricavate per terra nel parco, in cespugli o muretti di recinzione o negli indumenti degli spacciatori quando si trattava di quantità minori. Gli indagati sono riusciti, in tempi brevissimi ed in via continuativa, a reperire notevoli quantitativi di droga destinati alla distribuzione a giovani acquirenti, realizzando decine di transazioni giornaliere.