De Luca fuorioso contro contestatrice: «Cafona vergognosa, la querelo»
Il governatore campano è stato accolto a Pozzuoli con lancio di sacchetti di spazzatura e insulti
NAPOLI - «Non ci facciamo impressionare ed intimidire da queste imbecillità. Verranno querelati per diffamazione. Queste sono azioni di plebeismo e camorrismo. Tentativi di sabotaggio del nostro lavoro, messe in atto per fare provocazione. Coinvolti anche i miei familiari e mio figlio. Ho già detto a questi signori che se vogliono fermarmi devono spararmi alla testa». Lo ha detto il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, bersagliato da insulti e lancio di sacchetti di spazzatura al suo arrivo al Policlinico di Pozzuoli.
Contro mia famiglia ingaggiato un camorrista
Il governatore ha parlato anche dell'inchiesta di Fanpage, dopo la quale suo figlio si è dimesso: «E' stato ingaggiato un camorrista che attraverso il commercialista di famiglia ha fissato con mio figlio un incontro. Nell'incontro doveva dire come ha detto solo due parole precise: ecoballe e 15%. Mio figlio non c'entra. Questi sono squadristi che in piena campagna elettorale e a dieci giorni dalle elezioni hanno messo su un'azione infernale. E questa mattina è stata fatta un'azione solo per dare titoli alle agenzie ed ai giornali su De Luca».
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