ROMA - «Bisogna contrastare i rischi della radicalizzazione interna, con la reazione violenta al disagio sociale e la pratica violenta dell'estremismo politico». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni alla presentazione della relazione annuale dei servizi segreti. «C'è libertà di manifestare e non di aggredire - ha aggiunto -. L'intelligence è attenta a che questi fenomeni non sfocino mai nel risorgere del germe dell'eversione interna. Dobbiamo sempre tenere alta la guardia, il rischio non può esser mai dato per superato una volta e per sempre».
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