18 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Casa

Roma, Campidoglio: "Villini, effetto disastroso Piano Casa Regione Lazio"

L'assessore all'Urbanistica del Comune Montuori chiede alla Soprintendenza di applicare suoi strumenti

Il sindaco di Roma Virginia Raggi, con l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori
Il sindaco di Roma Virginia Raggi, con l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori Foto: ANSA/ MAURIZIO BRAMBATTI ANSA

ROMA - "Il villino di via Ticino, l'edificio di viale XXI Aprile, la palazzina in piazza Caprera sono i primi di tanti casi che, pur essendo diversi per la specificità dei singoli interventi, hanno però un unico motore, ovvero il disastroso Piano Casa della Regione Lazio: sono così evidenti a tutti i gravi effetti della legge regionale nel suo divenire concreta trasformazione del territorio. Un Piano Casa che, se possibile, è stato peggiorato con le modifiche apportate dalla Giunta Zingaretti. Una legge che non ha nulla a che vedere con il recupero urbano e la città ma ne ha invece con la sostituzione edilizia e una certa idea di crescita economica, cosa ben diversa. Mi fa quindi piacere che finalmente la Presidente del II Municipio Del Bello si accorga, seppur tardivamente, dello scempio che il Piano Casa regionale comporta nel suo territorio ma credo che con la sua lettera abbia sbagliato interlocutore confondendo i ruoli dei diversi soggetti istituzionali». Lo dice in una nota l'assessore all'Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori.

"Chiarire le responsabilità"
"Mi stupisce inoltre - prosegue - che la Soprintendenza, quindi il Ministero, a cui abbiamo sottoposto tutte queste richieste, ci risponda di valutare noi la possibilità di vincolare alcuni luoghi, sostenendo di non poter applicare le norme chiedendo al Comune di farlo. Noi siamo prontissimi a discutere nel merito ma intanto bisognerebbe iniziare a chiarire i poteri e le responsabilità di ogni Ente". Per Montuori "l'Amministrazione, come sempre, continua a lavorare e cerca di ampliare il più possibile i propri strumenti per il bene e la tutela di questa città, proseguendo inoltre nel monitoraggio e nella verifica capillare dei permessi a costruire che vengono richiesti tenendo ben presente la diversità dei luoghi. Nel caso di piazza Caprera, l'edificio non è vincolato con un vincolo specifico nella Carta della Qualità dove invece è definita la tutela morfologica del tessuto complessivo dell'area.

"Discutere nel merito"
Il Dipartimento, una volta recepiti tutti i necessari pareri favorevoli, e ribadisco tutti, ha l'obbligo di rilasciare il permesso richiesto a norma di legge. Una legge che di fatto permette di andare in deroga agli strumenti nelle mani del Campidoglio", aggiunge l'assessore. "Mi piacerebbe che si potesse discutere nel merito delle trasformazioni necessarie, delle azioni virtuose e di quelle meramente speculative derivate da una legge che muove da presupposti di rilancio dell'economia e non di trasformazione della città e che si smettesse di strumentalizzare Roma a servizio di battaglie che non riguardano il bene della città e dei suoi cittadini", conclude Montuori.