FOTO| Valle Aurelia, i rom si “autosgomberano”: prima di andarsene incendiano tutto
Le immagini documentano la baraccopoli prima e dopo il rogo: la presenza dell’accampamento era stata denunciata sabato scorso dal consigliere municipale dell’opposizione, Daniele Giannini
ROMA – Un auto-sgombero che sa di beffa e denota una certa prepotenza da parte dei rom che circa due mesi fa si erano insediati nel Parco del Pineto a Valle Aurelia come raccontano le immagini alla fine dell'articolo. «Nella giornata di sabato – dichiara il consigliere municipale Daniele Giannini di Alternativa Civica – abbiamo organizzato una manifestazione autorizzata per denunciare la presenza di 12 baracche sorte nelle scorse settimane che conferma la totale assenza di controllo del territorio da parte di Comune e Municipio». L’incursione si è svolta con la presenza delle forze dell’ordine che hanno individuato i rom provenienti dalla Bulgaria: «Poi – racconta ancora Giannini – la notte scorsa è stato dato alle fiamme l’intero accampamento».
La zona
Valle Aurelia è un quartiere residenziale a ridosso della Città del Vaticano: proprio nella zona in cui sorge un liceo, l’istituto d’istruzione superiore Seneca, si era venuta a creare questa piccola baraccopoli. Inevitabilmente si sono ravvisati problemi di degrado e sicurezza come hanno denunciato alcuni residenti che hanno subito una rapina nella propria abitazione. «Le forze dell’ordine con cui sono intervenuto sabato hanno provveduto a parlare con gli occupanti presenti invitandoli a raccogliere le proprie cose». E così, in vista dello sgombero, i rom hanno pensato bene di dar fuoco alle baracche che avevano costruito.
Il sopralluogo
Daniele Giannini è tornato sul posto per constatare il rogo che solo per una coincidenza non si è trasformato in qualcosa di ben più pericoloso. «Ho trovato un altro rom che rovistava tra i resti del rogo – ci ha raccontato Giannini – ed è stato lui a spiegarmi chi sono stati gli autori del rogo e qual è stato il motivo delle fiamme». L’uomo, ha spiegato al consigliere, che si era insediato in questo piccolo bosco qualche anno fa: poi – verso novembre – sono arrivati altri rom, una ventina circa, che si sono allargati e lo hanno cacciato in maniera prepotente. Ora, dunque, i rom si sono auto-sgomberati senza essere stati identificati: ci si chiede dove sorgerà il loro prossimo accampamento. Con buona pace dei romani.
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