9 dicembre 2024
Aggiornato 16:30
Governo Gentiloni

Sparatoria Bitonto, Minniti: «Non daremo tregua ai criminali»

Il ministro dell'Interno dopo l'uccisione di un'anziana usata come scudo umano: «Fatto inaccettabile. La risposta dello Stato sarà molto dura»

ROMA - A Bari si è riunito stamane il Comitato per l'ordine e la sicurezza, convocato dal ministro dell'Interno Marco Minniti dopo la sparatoria tra clan, a Bitonto, nella quale sabato 30 dicembre è rimasta uccisa un'anziana passante. Minniti, al termine della riunione, definendo quello di Bitonto un «fatto inaccettabile» ha assicurato che la risposta dello Stato sarà «molto dura», annunciando un piano straordinario di controllo del territorio e un «immediato incremento delle forze di polizia sul campo».

Il sindaco di Bitonto: una macchia infame per tutta la comunità
Sabato è rimasta uccisa una donna di 84 anni, Annarosa Tarantino, che passava per strada nel momento della sparatoria. I funerali della donna sono previsti questo pomeriggio a Bitonto. Alle 19 a piazza Aldo Moro è prevista una manifestazione: «Ci sarà anche chi vuole cambiare Bitonto perché è nato e vive qui?», domanda il sindaco. «I nostri figli ci guardano». Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale ha indetto per il giorno delle esequie il lutto cittadino e l'annullamento di tutte le manifestazioni organizzate dal Comune nell'ambito del programma natalizio sino al 7 gennaio. «Una signora di 84 anni - così il sindaco Michele Abbaticchio subito dopo aver appreso la tragica notizia - ha concluso la sua vita a causa di una sparatoria in cui, presumibilmente (uso questo termine solo perché ci sono indagini in corso), era solo inerme spettatrice. Lo sdegno ed il senso di rabbia che ci assale si riverserà in tutte le sedi competenti perché i cittadini chiederanno conto e giustizia per la loro figlia. Perchè, sia chiaro, quella signora è anche figlia nostra». A proposito dello stop a tutte le manifestazioni organizzate dal Comune sino al termine delle festività natalizie, il Sindaco e l'Amministrazione comunale parlano di decisione doverosa per «condannare senza alcuna attenuante un fatto di una gravità assoluta, che macchia in modo infame tutta la comunità. In giorni tradizionalmente riservati alla spensieratezza e alla pace la città piomba in un clima surreale di violenza, che merita una risposta ferma e risoluta da parte dell'intera collettività».