19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Emergenza clandestini

Minniti: «Nel 2017 60mila immigrati in meno»

Per il ministro degli Interni bisogna accogliere «senza che si alzino muri della diffidenza e ascoltando i diritti» di chi già abità lì e di chi arriva

NAPOLI - Bisogna accogliere i migranti «senza che si alzino muri della diffidenza tra coloro che accolgono e chi è accolto», ascoltando «i diritti sia di chi accoglie di chi è accolto». È il concetto che viene ribadito, più volte, dal ministro dell'Interno Marco Minniti, parlando a Napoli nel corso della cerimonia durante la quale si è siglato il protocollo d'intesa tra il Viminale e i sindaci di 265 Comuni della Campania per impiegare i richiedenti asilo in progetti di uso sociale.

La politica dei piccoli numeri
Minniti ha ripetuto in numerosi passaggi del suo discorso che bisogna portare avanti la politica «dei piccoli numeri» facendo in modo che ogni comunità possa accogliere un numero ridotto di migranti rendendo «positivo» il rapporto di chi arriva con la comunità che li accoglie. Il tutto rendendo «più umanamente gestibile». «Questo è il senso dell'accoglienza diffusa» ed il tema dell'integrazione. «Attraverso questo protocollo mettiamo in campo una visione comune che ci consente di affrontare una visione storica per il nostro paese puntando su accoglienza, integrazione, sicurezza e umanità», ha proseguito il titolare del Viminale ribadendo che è necessario «cancellare la parola emergenza sapendo che non c'è una ricetta magica per risolvere il problema. Abbiamo davanti - ha proseguito - un fenomeno strutturale». Rivolgendosi ai sindaci, Minniti ha poi concluso: «Ci sono qui diverse sensibilità politiche che non hanno impedito di affrontare insieme il problema. Oggi è possibile costruire una nuova infrastruttura».