24 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Immigrazione

Tentato sequestro di 3 minori in oratorio: arrestati due fratelli kenioti

Due immigrati di origine keniota, fratello e sorella secondo le prime ricostruzioni, hanno tentato di rapire tre bambini italiani di 7, 10 e 11 anni in oratorio

Due migranti kenioti hanno tentato di sequestrare tre minori in oratorio.
Due migranti kenioti hanno tentato di sequestrare tre minori in oratorio. Foto: ANSA/ MIKE PALAZZOTTO ANSA

MONZA – Due immigrati di origine keniota, fratello e sorella secondo le prime ricostruzioni, hanno tentato di rapire tre bambini italiani in oratorio. La tragedia è stata evitata solo grazie alla prontezza di alcuni genitori testimoni della scena, che si sono messi a urlare e hanno impedito che i due migranti si allontanassero portandosi via i minori. I due kenioti, rispettivamente di 38 e 34 anni, sono stati arrestati nelle scorse ore dai carabinieri di Vimercate, in provincia di Monza, per il tentato sequestro. La donna avrebbe afferrato i tre bambini di 7,10 e 11 anni cercando di portarli all’esterno dell’oratorio. Nella struttura era in corso una proiezione per bambini e in sala erano presenti almeno 150 minori e tanti genitori.

Il tentato sequestro in oratorio
Come ricostruito dal responsabile dell’oratorio, il sacerdote Don Simone Arioso, nel tardo pomeriggio di domenica scorsa una coppia di colore è stata notata nella struttura e la donna era piuttosto «alterata» perché, come hanno riferito alcuni testimoni, all’improvviso «si è messa a urlare frasi sconnesse». Poco dopo avrebbe afferrato i tre bambini per le braccia e cercato di trascinarli all’esterno nella confusione generale, dove l’aspettava il fratello. Fortunatamente, alcuni genitori hanno visto la scena e si sono messi a urlare mentre chiamavano il 112.

Tre tragedie scampate per un pelo
I due kenioti hanno quindi lasciato andare i bambini e si sono dati alla fuga a piedi nei dintorni. Ma nel giro di qualche ora sono stati rintracciati e bloccati dai militari. Entrambi vivono nei pressi di Vimercate e risultano incensurati. Ancora sono sconosciute le ragioni del gesto. In attesa degli interrogatori di garanzia stanno proseguendo gli approfondimenti. Il procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti ha precisato che si esclude per il momento «ogni possibile collegamento con qualsivoglia tipo di organizzazione criminale dedita al traffico di esseri umani o simili».  Resta il fatto che se non fosse stato per la prontezza dei genitori presenti allo spettacolo per bambini questo episodio oscuro avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia per almeno tre famiglie.