18 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Il leader della Lega sulla giovane violentata a Milano

Salvini: «Per clandestino marocchino che ha stuprato 25enne castrazione chimica»

Un 35enne marocchino con precedenti e già denunciato per stalking ha violentato l'ex ragazza in uno stabile abbandonato di Milano. Dura la reazione del segretario del Carroccio: castrazione chimica e carcere nel suo paese.

MILANO«Milano, violenta una ragazza e viene arrestato. Stranamente, non l'avremmo mai pensato, il delinquente è un clandestino nordafricano di 35 anni, con numerosi precedenti penali». È il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a commentare la notizia della giovane ventiduenne violentata a Milano da un uomo di nazionalità marocchina. Il «consiglio» del segretario del Carroccio resta sempre lo stesso per gli stupratori: «Ribadisco la pena a cui lo condannerei io: niente carcere in Italia, castrazione chimica e poi in galera al suo Paese. Non è cattiveria, per me è buonsenso. Che ne dite?».

L'accusa: violenza sessuale aggravata
È successo in un palazzo della periferia milanese, in un edificio abbandonato di Via Adriano. Il 35enne, cittadino marocchino, irregolare e con numerosi precedenti per droga e reati contro la persona, ha minacciato la giovane, con cui in passato aveva avuto una relazione, con una bottiglia di vetro rotta costringendola a seguirlo nello stabile. Prima di violentare la ragazza, il marocchino l'ha picchiata costringendola poi all'atto sessuale. L'uomo è stato arrestato poco dopo il fatto dai Carabinieri della Stazione Crescenzago e del Nucleo Operativo della Compagnia Porta Monforte. Il marocchino è accusato di violenza sessuale aggravata per la brutalità con cui ha stuprato la sua ex. La giovane aveva già denunciato il 35enne marocchino per stalking.

Già denunciato per stalking
Erano le 5.30 di domenica mattina, quando la giovane venticinquenne era intenta a tornare a casa dopo una sabato sera passato insieme agli amici. Sulla strada di casa, la giovane si è imbattuta nel suo ex fidanzato, il trentacinquenne marocchino con precedenti e senza fissa dimora. La storia tra i due era finita a gennaio, ma lui non ne voleva sapere e continuava a cercarla insistentemente. L'atteggiamento assillante dell'ex ragazzo aveva costretto la venticinquenne a rivolgersi alla Polizia, che aveva poi proceduto ad una denuncia per stalking. Domenica sera, però, il marocchino ha tentato ancora di avvicinarsi alla giovane donna. In un primo momento, l'uomo non sembrava avere cattive intenzioni, ma quando si è visto rifiutare, la violenza ha preso il sopravvento. Impugnando una bottiglia di vetro rotta, il marocchino è passato alle minacce: se la giovane non l'avesse seguita nello stabile abbandonato all'angolo tra via Adriano e via Mulas, gliela avrebbe fatta pagare. Quell'edificio è uno dei tanti dismessi e abbandonati in quella zona che fungono da dimora per i senzatetto, per lo più stranieri.

La fuga della giovane e l'arresto del 35enne
Dopo lo stupro, l'uomo si è addormentato, permettendo così alla giovane di scappare e tornare a casa dei genitori. Subito sono stati allertati gli uomini dei Carabinieri e la giovane è stata soccorsa in ospedale, dove, dopo esser stata medicata, è stata dismessa. I medici hanno accertato la violenza subita. Poco dopo, i Carabinieri sono andati nello stabile indicato dalla giovane e hanno trovato il trentacinquenne, ancora addormentato, che non ha opposto resistenza all'arresto. Determinanti per l'arresto le testimonianze delle altre persone che «abitano» lo stabile. L'uomo è stato arrestato e condotto al carcere di San Vittore.