Salvini: Da Trump parole vere, la Clinton è portavoce degli affaristi

MILANO - Matteo Salvini è volato a Filadelfia per incontrare il repubblicano Donald Trump, probabile candidato alla Casa Bianca. In collegamento telefonico con Radio Padania, il leader del Carroccio ha affermato che con il magnate americano «ci siamo stretti la mano e ho ascoltato un'ora e mezza di parole vere, rispetto alla Clinton che invece è la portavoce degli interessi forti dei soliti speculatori, finanzieri e affaristi», parlando dell'incontro avvenuto ieri sera in Pennsylvania con il candidato alle primarie dei repubblicani.

Una ventata di onestà
Per il leader della Lega Nord, il conservatore è il candidato ideale per guidare gli Stati Uniti dopo, prendendo il posto del presidente «buonista» uscente Barak Obama. «Dal mio punto di vista in bocca al lupo perché una ventata di onestà, pulizia, idee chiare, legalità che partisse dagli Usa farebbe bene a tutti», spiega Salvini. 

Sulla stessa lunghezza d'onda
Dalle parole del leader del Carroccio si evince un'ammirazione sincera nei confronti del candidato repubblicano, con cui Matteo Salvini condivide molte idee, a partire da quella sull'immigrazione. L'idea vincente - a detta di Trump come di Salvini - è quella di aiutare gli immigrati nei Paesi d'origine, in modo da evitare che questi varchino i confini. Con Trump, che ha incontrato «in un palazzetto dello sport in mezzo alle montagne, con diecimila personae accorse ad ascoltare», Salvini ha raccontato di aver avuto «la fortuna di scambiarci un po' di parole, confrontarci su alcuni temi. Li vanno giù assolutamente dritti - ha detto - ci sono i programmi di Trump sull'immigrazione, sulla sicurezza, sul lavoro, sulla legalità sulla riduzione delle tasse, sul peso dello Stato che deve sempre meno cose e e farle meglio, sono assolutamente chiare».