29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Progetto «City.Risks» 

Al via l'indagine sulla paura del crimine e la percezione del rischio a Roma

L'iniziativa nasce nell'ambito del progetto europeo «City.Risks» al quale Roma Capitale ha aderito con altri 12 partner rappresentativi del mondo dell'industria, della ricerca e della pubblica amministrazione, appartenenti a 7 diversi paesi europei

ROMA - La paura del crimine e la percezione del rischio, ma anche quanti cittadini e in quale modo utilizzano le nuove tecnologie nell'affrontare i fattori di rischio, sono le tematiche prese in esame dall'indagine in materia di sicurezza a Roma che dal 3 al 10 febbraio si rivolge a tutti gli iscritti al portale del comune.

Le sezioni del questionario
Il questionario è organizzato in sei sezioni: 1. background (informazioni generali di carattere demografico); 2. percezione a livello locale dei problemi connessi alla criminalità; 3. la paura del crimine, il senso di insicurezza e il relativo impatto sul comportamento dei cittadini; 4. livelli di criminalità vissuti direttamente come vittime; 5. il ruolo del cittadino nella difesa della comunità; 6. la capacità di utilizzo delle nuove tecnologie per affrontare i fattori di rischio.

Il progetto «City.Risks» 
L'iniziativa nasce nell'ambito del progetto europeo «City.Risks» al quale Roma Capitale ha aderito con altri 12 partner rappresentativi del mondo dell'industria, della ricerca e della pubblica amministrazione, appartenenti a 7 diversi paesi europei (oltre all'Italia, Austria, Bulgaria, Germania, Grecia, Gran Bretagna e Svezia). Il progetto, che avrà la durata di 36 mesi, utilizza un insieme di tecnologie innovative, Web, social media, smartphone e tablet, con l'obiettivo di contribuire all'incremento del livello di sicurezza nelle grandi città. Tramite le soluzioni proposte i cittadini potranno contribuire attivamente al contrasto dei crimini e all'aumento della percezione del senso di sicurezza, attraverso una partecipazione proattiva, che, grazie alla rete di informazioni, potrà offrire una migliore protezione alle vittime di eventi criminosi, ma anche garantire interventi più efficaci e tempestivi nell'ambito del degrado urbano.

(con fonte Askanews)