24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Il Pontefice alla Congregazione per la Dottrina della Fede

Papa: Grazie per i processi sulla pedofilia

 All'inizio del pontificato Papa Francesco ha creato anche una commissione per la prevenzione della pedofilia che ha affidato alla guida del cardinale statunitense Sean O'Malley

CITTA' DEL VATICANO - Il Papa ringrazia la congregazione per la Dottrina della fede per «l'impegno e la responsabilità che esercitate nel trattare i casi di abuso di minori da parte di chierici».

Fede è verità da vivere
«La fede cristiana - ha detto Francesco nel corso di un'udienza dicastero guidato dal cardinale tedesco Gerhard Ludwig Mueller - non è solo conoscenza da conservare nella memoria, ma verità da vivere nell'amore. Perciò, insieme alla dottrina della fede, bisogna custodire anche l'integrità dei costumi, particolarmente negli ambiti più delicati della vita. L'adesione di fede alla persona di Cristo implica sia l'atto della ragione sia la risposta morale al suo dono. A questo riguardo, vi ringrazio per tutto l'impegno e la responsabilità che esercitate nel trattare i casi di abuso di minori da parte di chierici». All'inizio del pontificato Papa Francesco ha creato anche una commissione per la prevenzione della pedofilia che ha affidato alla guida del cardinale statunitense Sean O'Malley.

La corruzione e il diavolo
«La corruzione è un peccato più facile per tutti noi che abbiamo qualche potere, sia potere ecclesiastico, religioso, economico, politico... Perché il diavolo ci fa sentire sicuri: 'Ce la faccio io'». Così Papa Francesco nell'omelia mattutina pronunciata a Casa Santa Marta.

«Signore, salvaci dalla corruzione»
«Io vorrei oggi sottolineare solo questo», ha detto il Papa concludendo una meditazione a partire da un episodio biblico dovre il re Davide condanna di fatto a morte un suo fedele servitore, Uria, per essere libero di sedurre la moglie, Bestabea: c'è «un momento dove l'abitudine del peccato o un momento dove la nostra situazione è tanto sicura e siamo ben visti e abbiamo tanto potere», ha detto Francesco a quanto riportato dalla Radio vaticana, che il peccato smette «di essere peccato» e diventa «corruzione»: «Il Signore sempre perdona. Ma una delle cose più brutte che ha la corruzione è che il corrotto non ha bisogno di chiedere perdono, non se la sente... Facciamo oggi una preghiera per la Chiesa, incominciando da noi, per il Papa, per i vescovi, per i sacerdoti, per i consacrati, per i fedeli laici: 'Ma, Signore, salvaci, salvaci dalla corruzione. Peccatori sì, Signore, siamo tutti, ma corrotti mai!'. Chiediamo questa grazia».

(con fonte Askanews)