28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
cittadini infuriati in fila agli uffici

Le "cartelle pazze" gettano nel caos la Regione Lazio

Secondo il consigliere regionale del Lazio, sarebbe una truffa perpetrata ai danni dei cittadini

ROMA - Nella regione Lazio è scoppiata la bufera. Da giorni si stanno accalcando agli uffici regionali cittadini infuriati che hanno ricevuto per errore la famosa "cartella pazza». Da uno screening effettuato su circa un milione di persone è risultato infatti che circa 235mila soggetti hanno usufruito dell'esenzione per reddito di prestazioni sanitarie senza averne diritto, ed a loro è stato mandato un avviso. Il periodo di riferimento, in questa maxi operazione mai effettuata prima per il tentato recupero di 50 milioni di euro, riguarda il biennio 2009-2010 ed ha a che fare con un quarto della popolazione regionale. Ma circa il 3% degli avvisi non andava spedito o è stato spedito alla persona sbagliata.

L'affare delle cartelle pazze
«L'affare delle cartelle pazze della Regione Lazio prosegue senza sosta e senza vergogna. Gravissimo è l'atteggiamento di malafede dell'amministrazione regionale, che fraziona il credito e accolla i costi al cittadino. Difatti, il contribuente non riceve un resoconto di tutte le voci di spesa, ma una cartella pazza per ogni ticket. Ci sono stati cittadini che ne hanno ricevute addirittura tre. Inoltre ogni avviso riporta tra le voci di costo spese amministrative pari a 25 euro, di fatto un costo esorbitante che viene accollato ai cittadini anche su richieste pochi euro. Facendo poi un semplice calcolo della serva, se sono state inviate 235.000 lettere moltiplicate per 25 euro si arriva ad evidenziare un costo di gestione dell'operazione pari a 5.875.000 euro. E' una truffa che la giunta Zingaretti sta perpetrando ai danni dei cittadini, un abuso intollerabile. La regione restituisca i soldi tolti ingiustamente ai cittadini», così Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio. "E non finisce qui. Stavolta pare che la giunta Zingaretti stia pretendendo i soldi dei ticket solo da cittadini italiani e non anche dagli immigrati. Il centrosinistra come al solito conosce bene chi viene esentato e quali sono i codici per i soliti noti mentre per i nostri concittadini solo valanghe di balzelli che minano alla base il rapporto di fiducia tra chi sostiene lo Stato e chi invece usufruisce solo di attenzioni e privilegi» conclude Santori. 

La Uil garantisce assistenza legale gratuita per pazienti e cittadini
Saranno tuttavia garantite consulenze legali gratuite presso le sedi regionali della Uil di Roma e del Lazio e dei Caf. E' questa la risposta del sindacato di via Cavour alle cartelle pazze recapitate da Equitalia per evasione del ticket sanitario. «Ci sembra doveroso come sindacato tutelare i tantissimi utenti beffati due volte - ha detto il segretario regionale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica - da Equitalia e da una sanità che nella nostra regione ha i ticket e i costi più alti d'Italia. Non solo i cittadini devono sostenere prezzi altissimi per farmaci o per un esame, magari prenotato da mesi, ma addirittura viene loro chiesto un doppio pagamento. Bene ha fatto il presidente Zingaretti a scusarsi, ma bisogna considerare che spesso si tratta di anziani o soggetti deboli le cui pratiche burocratico/amministrative per contestare la cartella non sono proprio una passeggiata. Per questo abbiamo pensato di mettere a disposizione gratuitamente tutti i nostri avvocati sul territorio». I cittadini interessati potranno rivolgersi non solo a tutte le sedi Uil e i Caf di Roma e provincia, ma anche alle camere sindacali e ai Caf di Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone. (Fonte Askanews)