19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Atto Asl

Saitta bypassa i sindaci. L'atto Asl va avanti

L'assessore regionale alla Sanità parla di «no» ingiustificato da parte degli amministratori vercellesi che avrebbero dovuto proporre variazioni a suo tempo durante le assemblee di inizio anno. Il provvedimento proseguirà il suo iter

VERCELLI - I sindaci hanno già avuto possibilità di esprimersi sulla riforma dell'Asl durante gli incontri dell'inverno scorso, secondo l'assessore alla Sanità Antonio Saitta. In base all'intesa raggiunta a livello locale la Regione ha modificato la riorganizzazione della rete ospedaliera secondo l'assessore regionale: «Abbiamo mantenuto gli impegni – spiega - con gli Atti aziendali sono state accolte le richieste arrivate dai territori»

Si va avanti con l'atto aziendale
L'assessore alla Sanità parla il giorno seguente il «no» all'unanimità espresso dalla Conferenza dei sindaci sull'Atto aziendale presentato dalla direzione generale dell'Asl. Un rifiuto giustificato in seguito al taglio delle strutture complesse e dei posti letto, e da un generale indebolimento dei due maggiori presìdi, il Sant'Andrea e il SS.Pietro e Paolo di Borgosesia. Saitta non transige: «Gli atti aziendali - dice - sono l’applicazione delle intese raggiunte a suo tempo con i territori durante le assemblee di inizio anno. Ho partecipato a numerose e complesse assemblee nel Vercellese a questo fine. Per questo motivo venne ritirata la proposta di ricorrere al Tar da parte di Vercelli e delle altre amministrazioni comunali». Sul voto di Gattinara, così su quello negativo del sindaco Maura Forte, l'assessore non si esprime.

Ragionare per aree senza creare competizione
Quindi si va avanti: «La Regione - spiega l'assessore alla Sanità - si limiterà a recepire gli Atti aziendali per verificare se le delibere regionali sono state messe in pratica, e per verificare che ci sia coerenza tra di loro a livello di quadrante: in questo caso tra le Asl di Vercelli, Novara, Vco e Aso di Novara. Se questa coerenza manca, faremo ai direttori delle prescrizioni per modificare gli atti stessi». Ragionare per quadrante, secondo Saitta, è ormai d'obbligo, senza creare competizioni tra strutture e, spiega l'assessore, evitando che le strutture vercellesi siano schiacciate da Novara e Biella. Saitta chiede poi la collaborazione dei sindaci, obiettivo: uscire dal commissariamento a inizio 2016. Intanto però abbiamo assunto 600 persone e rimesso i conti 2011-2014 a posto».