20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Il leader de La Destra attacca il presidente

Storace: Zingaretti ci ripensa sulle Asl

Il vicepresidente del Consiglio regionale del LazioFrancesco Storace al termine dell'incontro fra il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e i capigruppo dell'opposizione di centrodestra, sottolinea ancora l'inefficienza dell'amministrazione Zingaretti

ROMA - «Due ore e trenta di tortura. Con gli altri capigruppo del centrodestra abbiamo avuto l'annunciata, estenuante incontro con il presidente Zingaretti. Una lenta agonia, dato che occorre, con lui, sempre girare attorno ai problemi senza mai affrontarli di petto. Unica nota positiva è l'impegno - che, però, visti i precedenti, occorrerà verificare che si materializzi - a cancellare la norma regionale nascosta di notte nel maxisubemendamento alla legge di stabilità che puntava a favorire clandestinamente i disegni della Giunta sulle Asl: si tornerà in Consiglio, come abbiamo chiesto, per decidere l'accorpamento delle Aziende». Lo scrive sulla sua pagina Facebook Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio al termine dell'incontro fra il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e i capigruppo dell'opposizione di centrodestra. 

Il silenzio assordante sulle inchieste in regione
«Totalmente negativa, invece, la posizione sulla gara CUP: si va avanti con i licenziamenti e, tra l'altro, visto che le trattative le segue l'Assessore al Lavoro, è chiaro che senza clausola sociale si pensa già al dopo gara e non ad evitare una tragedia per oltre duemila lavoratori. Una gara preparata da una dirigente della centrale acquisti della regione che è ancora al suo posto, nonostante gli impegni formali assunti davanti al consiglio regionale. Totale silenzio sulle vicende Cotral, sull'indagine aperta sulla gara d'appalto sulle pulizie e che vede due presidenti di Commissione, Lena e Ciarla, entrambi del PD, chiacchierati (e non indagati) tanto quanto Vincenzi, che, però, ha avuto la sensibilità di dimettersi da capogruppo del partito di maggioranza», afferma ancora il leader de La Destra.

Zingaretti si rassegni
«Silenzio di tomba, è il caso di dirlo, anche - ha scritto Storace - sull'arresto del direttore generale del Sant'Andrea per il racket del caro estinto. Lunga giaculatoria lamentosa e inascoltabile, invece, sui comunicati dell'opposizione che, però, vista la grande protezione di cui Zingaretti gode presso la stampa, vanno solo (o quasi) a finire su Il Giornale d'Italia. Che, Zingaretti si rassegni, non riuscirà a farci chiudere. L'opposizione non deve parlare, non deve controllare nemmeno con un revisore dei conti, nemmeno con un garante. Zingaretti ha capito male. Forse perché quando si è in dieci persone il frastuono stordisce. Post scriptum: all'incontro con le opposizioni mancavano i 5 Stelle. Si sono visti da soli con lui e riservatamente. Chissà perché questa specie di trattativa riservata», ha concluso il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio. 

(fonte Askanews)