Lo studio sull'inceneritore di Vercelli si evolverà
L'assessorato regionale alla Sanità interviene sullo studio epidemiologico condotto da Arpa sulla popolazione residente vicino all'inceneritore
VERCELLI - Avrà un approfondimento dell'Asl di Vercelli, lo studio epidemiologico condotto dall'Arpa sulla popolazione residente vicino all'inceneritore vercellese. Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, a margine della discussione in Regione sul Question time presentato dal consigliere regionale Gabriele Molinari proprio sui risultati dello studio.
INDAGINE - L'attenzione regionale è rivolta all'indagine sviluppata dall'Arpa vercellese sulla popolazione residente nei pressi dell'inceneritore. I risultati sono stati diffusi a mezzo stampa e sul web a fine giugno dal dipartimento di Epidemiologia e Salute ambientale dell'Arpa Piemonte, con il dipartimento Arpa di Vercelli e il Comune di Vercelli. L'indagine rientra nel progetto nazionale Moniter sull'impatto degli impianti di trattamento dei rifiuti ed è stato focalizzato sulla popolazione residente a Vercelli e ad Asigliano Vercellese.
ASSESORE REGIONALE - Sul tema l'assessore Antonio Saitta esordisce dichiarando di ritenere «poco corretto da parte dell'Arpa non aver informato né coinvolto l'Asl di Vercelli nella presentazione pubblica dei risultati dell'analisi epidemiologica e neppure l'assessorato regionale, che ha appreso i risultati solo dalla stampa locale. Ricordo che la stessa Asl di Vercelli, a suo tempo, aveva messo a disposizione i dati richiesti dal responsabile scientifico dell'Arpa per l'analisi epidemiologica». Fatta questa premessa, Saitta ha dichiarato di condividere la decisione della direzione dell'Asl svolgere un prudente approfondimento dell'indagine. Ricorda poi che «l'inceneritore, chiuso nel 2014, è stato a lungo oggetto di accesi dibattiti locali rispetto ai potenziali effetti nocivi sulla salute dei residenti nelle zone limitrofe all'impianto. Lo studio ha rilevato un rischio maggiore di mortalità e di ricovero in ospedale per i residenti nelle zone più esposte alla ricaduta delle emissioni dell'inceneritore». Dopo la conferenza stampa di presentazione dell'indagine «la direzione dell'Asl di Vercelli si è subito attivata per acquisire il rapporto tecnico completo per confrontare il modello di analisi con quello basato sui dati del Registro Tumori di Biella-Vercelli applicato dall'Asl VC». L'elaborazione di quest'ultimo «applicata a una popolazione più ampia e di diversa metodologia epidemiologica, è pervenuta a conclusioni diverse, non preoccupanti, come del resto già relazionato nell'ambito della Relazione Sanitaria».
APPROFONDIMENTO - La direzione dell'Asl farà l'approfondimento dei risultati dello studio in una seduta tecnica con il responsabile scientifico dello Studio Arpa. Dal confronto fra gli esperti aziendali ed esterni, dovrebbero emergere degli elementi utili per comprendere ulteriormente il fabbisogno di salute della popolazione. Inoltre, potranno essere definite azioni più mirate che richiedono interventi trasversali, ricadendo tra le competenze di altre istituzioni (Comuni, Provincia, Arpa). Sarà un confronto utile anche per individuare «le appropriate modalità di comunicazione alla cittadinanza degli eventuali rischi rilevati - conclude Antonio Saitta -. Ciò per evitare il rischio di un erroneo utilizzo mediatico o a fini risarcitori di dati che invece hanno in primis una valenza scientifica di studio con potenzialità in ambito tecnico-programmatorio. Considerata la complessità dell'argomento, l'assessorato valuterà come offrire un contributo alla valutazione tecnica ed epidemiologica».