31 luglio 2025
Aggiornato 07:00
Centrodestra

Fitto a Berlusconi: «Forza Italia è destinata al suicidio»

Le ultime ore mostrano che una ricucitura tra il leader e il ribelle è ormai impossibile e che l'attacco di Fitto, che in mattinata parla di «partito senza regole e con dirigenti delegittimati», ha solo confermato al leader azzurro come l'ex ministro sia, di fatto, fuori dal partito.

ROMA (askanews) - Un partito «senza regole», con dirigenti «senza legittimazione», una linea politica «suicida» e gli elettori «in fuga». E' la descrizione di Forza Italia secondo Raffaele Fitto, che dunque chiede: «E si vorrebbe anche 'più bavaglio per tutti'?». In un intervento sul suo blog, l'esponente forzista - da tampo molto critico con il partito - fa una disamina durissima replicando punto per punto alla dichiarazione rilasciata ieri da Silvio Berlusconi.

Siamo in una terra di nessuno
Sulla lealtà, «rivendico di essere stato accanto a Berlusconi nelle fasi per lui più dure, quelle degli attacchi giudiziari», ma ora «è venuto il momento di discutere in modo intellettualmente onesto della situazione che è sotto gli occhi di tutti». E via con gli altri punti: sul rispetto delle regole richiamato da Berlusconi, Fitto replica: «Siamo in un partito senza regole, dalla testa in giù. Piaccia o no, la vecchia Forza Italia e il Pdl avevano sempre rispettato statuti e regole. Da un anno, invece, siamo in una terra di nessuno, dove nulla (a Roma o sui territori) corrisponde a quanto è scritto nello statuto».

Più bavaglio per tutti
Sul rispetto dela linea politica, Fitto dice: «Siamo in un partito con dirigenti privi di qualunque legittimazione democratica. C'è ormai un cupo bunker, costruito intorno a Silvio Berlusconi, dove pochi autonominati pretendono di decidere sulla sorte delle persone, e peggio ancora sulla linea politica». Un nome su tutti, fatto «senza asprezza e senza nulla di personale: ma davvero pensiamo che le liste possano essere fatte e disfatte dalla senatrice Rossi, o comunque dipendere da un suo finale atto di volontà? Davvero pensiamo che dirigenti possano essere esclusi in Puglia e non solo dalle elezioni regionali e domani dalle elezioni politiche solo per aver espresso un'opinione nel dibattito di partito o per aver partecipato ad un'assemblea? Dove siamo finiti? Non eravamo, o non dicevamo di essere, un partito liberale di massa?». E invece, conclude Fitto, «siamo in un partito senza una seria e credibile linea politica. Siamo soprattutto un partito con 9 milioni di elettori in fuga». E infine l'ultimo punto, quell'invito al silenzio fatto da Berlusconi: «E adesso qualcuno vorrebbe anche 'più bavaglio per tutti'?».

Toti: Bene dichiarazioni Berlusconi contro dissidenti
«Bene ha fatto Berlusconi. Ora noi, per le regionali, abbiamo una responsabilità verso i nostri elettori e dobbiamo dare l'avviso di sfratto al governo Renzi». Lo ha detto, con una dichiarazione al Tg1, il consigliere politico di di Fi, Giovanni Toti, il giorno dopo gli attacchi di Silvio Berlusconi ai dissidenti del suo partito.