24 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Rientrati i licenziamenti degli orchestrali a Roma

Marino: «Ho sistemato l'Opera»

Per il sindaco di Roma, la vicenda si è conclusa con un successo per tutta la città. Marino esorta l'Opera a riprendere i lavori con serietà e serenità, e il presidente dell'Assemblea capitolina Coratti esulta: «fatto importante per la nostra città»

ROMA - » Raggiunto l'accordo al Teatro dell'Opera, un successo per tutta la città. L'Opera può tornare al lavoro con serietà e serenità. L'obiettivo che ci eravamo proposti dopo la crisi determinata dagli scioperi dell'estate e dalla decisione del Maestro Muti di lasciare la direzione delle opere già in cartellone era quella di assicurare la vita dell'Opera e garantirne il rilancio. Per fare questo era necessario raggiungere il pareggio di bilancio e agganciare la Legge Bray». E' quanto dichiara il sindaco Ignazio Marino.

NO ALL'ESTERNALIZZAZIONE - «La posizione di fermezza e l'aver messo sul tavolo anche la scelta più difficile, quella dell'esternalizzazione, evidentemente ha costretto tutti a riflettere sulle proprie posizioni. Il risultato raggiunto permette di guardare al futuro evitando l'esternalizzazione. Ora tutti, dal Cda all'orchestra e tutti i dipendenti devono lavorare perché l'Opera di Roma possa guardare a traguardi e successi sempre più grandi, anche al di là dei confini italiani. Per questo risultato ringrazio il sovrintendente Carlo Fuortes, le organizzazioni sindacali e l'assessore Marinelli che hanno lavorato con la massima apertura per il suo raggiungimento. E spero che questo possa convincere anche il Maestro Muti, che resta in ogni caso direttore onorario a vita, col tempo, a rivedere le sue decisioni».

L'OPERA TORNI A LAVORARE CON SERIETA' - «L'Opera può tornare al lavoro con serietà e serenità. Con la firma dell'accordo tra la Fondazione Teatro dell'Opera di Roma e le sigle sindacali, avvenuta la scorsa notte, si segna un traguardo importante, un successo per tutta la città». Così sul suo profilo Facebook il sindaco di Roma, sottolineando che «la posizione di fermezza e l'aver messo sul tavolo anche la scelta più difficile, quella dell'esternalizzazione, ha costretto tutti a riflettere sulle proprie posizioni e il risultato raggiunto permette finalmente di guardare al futuro».

CORATTI: HA PREVALSO IL SENSO DI RESPONSABILITA' - «L'accordo raggiunto per il Teatro dell'Opera di Roma rappresenta un fatto importante per la nostra città». Così in una nota Mirko Coratti, presidente dell'Assemblea capitolina, che aggiunge: «Alla fine di una vicenda preoccupante e che fino a pochi giorni fa ha rischiato di precipitare, hanno prevalso il senso di responsabilità e il desiderio di rilanciare questa importante risorsa per Roma famosa in tutto il mondo per l'alto livello della sua qualità artistica e per la prestigiosa stagione estiva di Caracalla».

CECCARELLI: DAL CONFRONTO NASCONO SOLUZIONI - Positivo il giudizio sull'intesa raggiunta tra i vertici del Teatro e i sindacati anche da parte del Pd. La responsabile lavoro del PD Roma Giovanna Ceccarelli spiega: «L'accordo sul Teatro dell'Opera è una vittoria della responsabilità. E' la dimostrazione che dal confronto nascono le soluzioni». «A chi si rammarica per aver dovuto chiedere sacrifici che con il piano di risanamento di luglio si sarebbero potuti evitare, il plauso per non essersi arresi e per aver caparbiamente cercato una soluzione - conclude Ceccarelli - E' una soluzione che scongiura i licenziamenti ed è di esempio per i tanti tavoli di crisi aperti nel nostro territorio».