Brunetta a Renzi: Caro, vogliamo la reflazione
Il capogruppo di Fi si rivolge al premier con un editoriale su "Il Giornale", e lo invita a dare una connotazione positiva al semestre europeo appena iniziato: l'obiettivo da ottenere con urgenza, secondo Brunetta, non è più la flessibilità ma la reflazione della Germania.
ROMA - Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da "Il Giornale", si rivolge così al premier in carica: "Caro presidente Renzi, approfitta della benevolenza della cancelliera Merkel nei tuoi confronti, e più che chiedere flessibilità per l'Italia, chiedi la reflazione in Germania".
"Perché la Germania - prosegue Brunetta - deve reflazionare per cause di forza maggiore, cioè per rispondere alle segnalazioni ricevute dall'Europa a causa dell'eccessivo surplus della bilancia dei pagamenti (netta prevalenza delle esportazioni sulle importazioni). Ma anche gli altri paesi devono farlo".
"Come? Definendo accordi bilaterali tra i singoli Stati e la Commissione europea - suggerisce Brunetta - per cui le risorse necessarie per l'avvio di riforme volte a favorire la competitività del 'sistema paese' non rientrano nel calcolo del rapporto deficit/Pil ai fini del rispetto del vincolo del 3%, mentre rientrano nell'alveo dei cosiddetti 'fattori rilevanti' per quanto riguarda i piani di rientro definiti dalla Commissione europea per gli Stati che superano la soglia del 60% nel rapporto debito/Pil".
Prosegue ancora il Capogruppo di Forza Italia: "Concretamente ciascun paese adotta le riforme definite con la Commissione europea e beneficia degli effetti positivi delle proprie riforme; ma beneficia, altresì, simultaneamente degli effetti positivi delle riforme adottate dagli altri Stati, attraverso l'aumento delle esportazioni".
"Risultato: ogni singolo Stato tornerà a crescere, con regole nuove, moderne, competitive; così come l'intera eurozona. Un gioco a somma positiva. Per tutti. Caro presidente Renzi, il semestre europeo di presidenza italiana è solo all'inizio. Dagli una tua connotazione. E i popoli d'Europa, che tanto hanno sofferto in questi anni, saranno con te.»