3 ottobre 2025
Aggiornato 02:30
Famiglia

Veneto: 800mila euro per famiglie monoparentali

Comuni veneti possono presentare entro il 10 dicembre 2014 la domanda alla Regione per accedere al Fondo per sostenere le spese sanitarie o pagare i canoni d'affitto alle famiglie con uno o più figli minori e con genitori separati o divorziati in difficoltà.

VENEZIA - I Comuni veneti possono presentare entro il 10 dicembre 2014 la domanda alla Regione per accedere al Fondo regionale di 800mila euro per sostenere le spese sanitarie o pagare i canoni d'affitto alle famiglie monoparentali con uno o più figli minori o con genitori separati o divorziati in difficoltà. Lo prevede un provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta del Presidente Luca Zaia, che ha deliberato le disposizioni attuative e i criteri per l'accesso al fondo istituito dalla legge regionale n. 20 del 2012 per la concessione di prestiti a tasso zero a favore dei soggetti suddetti.

ZAIA, NON E' ASSISTENZIALISMO - «E' un segnale concreto, anche se non esaustivo, della volontà della Regione di venire incontro ad alcune specifiche problematiche che questi nuclei familiari si trovano ad affrontare - rileva Zaia - di permettere le condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, avere un'esistenza dignitosa, recupero dell'autonomia abitativa. Sottolineo che la natura della nostra iniziativa non ha niente di meramente assistenzialistico ma, al contrario, intende favorire la costruzione di un percorso di responsabilizzazione in queste famiglie».

VALIDO ANCHE PER STRANIERI NON UE - Nella deliberazione regionale - che ora sarà trasmessa al Consiglio regionale per l'acquisizione del parere della competente commissione - si prevede che per essere ammessi al prestito, il nucleo monoparentale deve avere un valore ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non inferiore ai 5 e non superiore ai 25mila euro e essere residente nel Veneto o, se straniero non comunitario, con titolo di soggiorno valido. Le tipologie di spese oggetto del prestito - che non potrà essere superiore ai 5mila euro - sono le spese sanitarie (spese mediche e di dispositivi sanitari a esclusione della chirurgia estetica) o le spese per il pagamento del canone d'affitto; i prestiti assegnati saranno a tasso zero.