Donna uccisa a Firenze, ipotesi serial killer
Si chiamava Andrea Cristina Zamfir ed era romena. Si pensa ad un delinquente «seriale» perché nella stessa zona, nel marzo 2013, fu abbandonata, legata e violentata una prostituta che però riuscì a sopravvivere.
FIRENZE - Si chiamava Andrea Cristina Zamfir ed era romena la donna di 26 anni trovata legata («come crocifissa», raccontano i testimoni) ad un palo vicino all'autostrada A1 ad Ugnano, alle porte di Firenze. Il corpo era sotto un cavalcavia.
L'identità è stata confermata dalle impronte digitali, e gli investigatori vi erano risaliti tramite alcuni oggetti personali come il cellulare e i documenti trovati nella sua borsa, a distanza di circa un chilometro.
IPOTESI SERIAL KILLER - L'ipotesi è che si tratti di un maniaco: la donna sarebbe stata legata e violentata e poi lasciata morire. Sulle braccia sono stati lasciati i segni dello scotch che la teneva legata. Il corpo era nudo. Si pensa ad un delinquente «seriale» perché nella stessa zona, nel marzo 2013, fu abbandonata, legata e violentata una prostituta che però riuscì a sopravvivere.
IL RITROVAMENTO - La donna è stata ritrovata stamattina da un testimone su cui gli inquirenti mantengono ancora il riserbo. La vittima, probabilmente una prostituta, prima di essere stata legata con le braccia spalancate ad una sbarra di metallo, è stata seviziata, e costretta a mettersi in ginocchio a terra. Poi è stata lasciata morire sul cavalcavia che si trova alle porte di Firenze, nel piccolo comune di Ugnano. La donna dovrebbe essere morta intorno alla mezzanotte: nella zona ci sono anche alcune abitazioni e stamane, un uomo che passava sulla strada in bicicletta ha dato per primo l’allarme. Le indagini sono state affidate al pm Paolo Canessa, il magistrato che si è occupato in passato del mostro di Firenze.