25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Roma

Corteo per la casa, 17 misure cautelari per gli scontri del 31 ottobre

Dalle prime ore dell'alba uomini della Digos della Questura di Roma e del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri stanno eseguendo 17 misure cautelari emesse dall'Ufficio GIP del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica

ROMA - Ai domiciliari i due leader dei movimenti per la casa per gli episodi di violenza dello scorso 31 ottobre, a Roma, contro le forze dell'ordine nel corso di una manifestazione dei movimenti per la casa in occasione della Conferenza Stato-Regioni. Complessivamente sono 17 le misure cautelari.

Dalle prime ore dell'alba uomini della Digos della Questura di Roma e del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri stanno eseguendo 17 misure cautelari emesse dall'Ufficio GIP del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica.

I destinatari delle misure cautelari, spiega un comunicato, sono esponenti dell'antagonismo capitolino ritenuti responsabili dei gravissimi episodi di violenza commessi il 31 ottobre scorso ai danni di poliziotti e carabinieri schierati in via del Tritone a Roma per consentire il regolare svolgimento della Conferenza Stato-Regioni.

Radunata sediziosa, rapina, violenza, resistenza e lesioni aggravate in danno di pubblici ufficiali, danneggiamenti aggravati sono i reati più gravi contestati a vario titolo alle diciassette persone colpite dalle misure cautelari.

I diciassette indagati, tra cui noti attivisti dei movimenti Lotta per la casa, si sono evidenziati per le condotte particolarmente violente realizzate in occasione degli incidenti del 31 ottobre, sfociati nel ferimento di numerosi operatori di Polizia.

Tra le condotte di maggiore gravità la rapina di uno sfollagente e di uno scudo di protezione in dotazione degli operatori di Polizia.