Brunetta avverte: «Questa manovra non la votiamo»
RP | RP | Il deputato di Fi sulla finanziaria: «Non piace ai sindacati, alle imprese, non piace a Confcommercio, ai grandi, ai piccoli. Neppure allo stesso Letta. Abbiamo presentato dieci punti fondamentali, seri»
ROMA – Forza Italia ha avvertito il premier Enrico Letta, questa legge di stabilità «non la votiamo».
MANOVRA NON PIACE A NESSUNO - Il monito è arrivato dal capogruppo alla Camera, Renato Brunetta intervistato da Quoptidiano Nazionale: «Questa è una legge di stabilità che non piace a nessuno. Non piace all'Europa, e l'ha detto papale papale, nonostante gli arrampicamenti sugli specchi di Saccomanni. Non piace ai sindacati, alle imprese, non piace a Confcommercio, ai grandi, ai piccoli. Neppure allo stesso Letta».
MARCHETTE AUTORIZZATE - Significa, ha spiegato Brunetta, «che è sbagliata. Fatta male, costruita peggio. E che sta avendo un percorso di tipo implosivo. Il governo consente assalti mirati alla diligenza, in parole povere autorizza marchette. Soldi a università private del sud e così via. Da un governo del rigore, del super tecnico di Bankitalia ci si aspettava di più».
GLI ANTICHI VIZI - Secondo il capogruppo: «Siamo agli antichi vizi. E poi è la filosofia che vi sta dietro che è sbagliata. Sarebbe servita un`intelligenza di governo. Capire che stiamo vivendo una transizione verso una possibile ripresa e quindi per non uccidere il bambino nella culla occorreva una legge di stabilità molto chiara che facesse tagli forti alla spesa corrente e dismissioni forti e credibili. Con quei soldi detassare lavoro e consumi».
PRESENTATO 10 PUNTI - Il deputato di Fi ha concluso: «Abbiamo presentato dieci punti fondamentali, seri. Se ce li danno noi voteremo la manovra. Se non ci danno nessuno o parte consistente di questi punti, è il governo che va all'opposizione del Paese».