I 59 di Alfano
RP | RP | RP | RP | RP | 30 senatori e 29 deputati hanno dato vita ai gruppi parlamentari del Ncd guidato dal vicepremier. Quagliriello smentisce incontri al Vaticano: «Dico no al grande centro. Non siamo ispirati dalla Santa Sede, noi siamo un partito che sta nel centrodestra». Formigoni: «La nostra non è una scelta neocentrista: stiamo con piedi e testa nel centrodestra»
ROMA – Si sono costituti alla Camera e al Senato i gruppi parlamentari del Nuovo centrodestra (Ncd), a guida di Angelino Alfano.
NCD AL SENATO - I senatori che hanno aderito al nuovo gruppo sono 30, fra cui anche l'ex presidente dei senatori del Popolo della libertà (Pdl), Renato Schifani. Con questi numeri il governo Letta può contare al Senato su una maggioranza anche senza l'appoggio di Forza Italia (Fi), che comunque ha fatto sapere di non voler togliere l'appoggio all'esecutivo.
I nomi dei senatori del Ncd sono: Laura Bianconi (presidente pro tempore), Giovanni Bilardi, Luigi Compagna, Paolo Naccarato, Piero Aiello, Andrea Augello, Antonio Azzollini, Antonio Stefano Caridi, Federica Chiavaroli, Francesco Colucci, Antonio D'Ali', Nico D'Ascola, Giuseppe Esposito, Massimo Cassano, Roberto Formigoni, Antonio Gentile, Carlo Giovanardi, Marcello Gualdani, Franco Conte, Bruno Mancuso, Giuseppe Marinello, Giuseppe Pagano, Gaetano Quagliariello, Luciano Rossi, Maurizio Sacconi, Salvatore Torrisi, Simona Vicari, Guido Viceconte e Mario Dalla Tor.
NCD ALLA CAMERA - A Montecitorio la formazione di Angelino Alfano può contare su 29 deputati: Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Paolo Alli, Maurizio Bernardo, Dorina Bianchi, Antonino Bosco, Raffaele Calabrò, Luigi Casero, Giuseppe Castiglione, Fabrizio Cicchitto, Enrico Costa, Nunzia De Girolamo, Alberto Giorgetti, Vincenzo Garofalo, Antonio Leone, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Antonino Minardo, Dore Misuraca, Alessandro Pagano, Filippo Piccone, Vincenzo Piso, Sergio Pizzolante, Eugenia Roccella, Barbara Saltamartin, Gianfranco Sammarco, Rosanna Scopelliti, Paolo Tancredi, Raffaello Vignali.
QUAGLIARIELLO, VATICANO NON C'ENTRA - Quanto alla natura del Ncd, il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello ha smentito qualsiasi vertice in Vaticano con monsignor Fisichella per preparare la separazione nel Pdl: «Si tratta di una ricostruzione senza alcuna connessione con la realtà. Non sono mai stato in Vaticano per riunioni politiche e credo di non vedere monsignor Fisichella da un paio d'anni». E quanto al cardinale Camillo Ruini, «con lui - ha detto Quagliariello a Canale 5 - ho un rapporto spirituale e di amicizia, ma è un fatto privato e spero che resti tale, comunque - ha concluso il ministro - credo che la Chiesa in questo momento abbia qualcosa di più importante di cui occuparsi che non la scissione del Pdl...Dico no al grande centro. Non siamo ispirati dal Vaticano, Ncd è un partito che sta nel centrodestra».
Il ministro ha poi annunciato: «In settimana presenterò un disegno di legge sul bicameralismo. La legge elettorale va cambiata, ma senza una riforma istituzionale potrebbe non bastare».
FORMIGONI, NON SIAMO DI CENTRO - Anche Roberto Formigoni, ospite di Rai 3 ha chiarito la posizione di Ncd: «Alle radici della nostra scelta c`è una motivazione politica. Non è corretto parlare di una scissione, che avviene quando c`è un partito, mentre il nostro non c`era più: la chiusura del Pdl è stata decretata una ventina di giorni fa con la delibera dell'ufficio di presidenza. A Forza Italia (Fi) ponevamo due condizioni: la prima è che, riconosciuta la leadership Berlusconi, si desse vita a un partito democratico. E a questa prima richiesta ci è stato detto di no. La seconda condizione riguardava la linea politica che intende seguire Fi. Noi eravamo disposti a entrare in un centrodestra europeo, aperto all'innovazione e a futuro. Anche a questa richiesta ci è stato detto di no. La nostra non è una scelta neocentrista: stiamo con piedi e testa nel centrodestra, ma in una fase drammatica come questa collaboriamo con l`avversario storico».
A EUROPEE PUNTIAMO A DOPPIA CIFRA - L'ex presidente della Lombardia ha aggiunto: «Puntiamo alla doppia cifra da subito alle elezioni europee che, essendo una competizione proporzionale, ci vedranno schierati ognuno con la propria bandiera. Il dato di questo week-end è la passione strabordante che si è manifestata nei nostri confronti, l`adesione dei consiglieri regionali, dei sindaci, dei quadri di periferia».
Il sentore di Ncd ha concluso: «E` ripartito l`entusiasmo perché volevano e hanno ottenuto un partito democratico in cui conta il merito, il consenso di base».