Boldrini: «Spese ridotte, dannoso diffondere notizie false»
«Nel 2013 previsto risparmio di 9 milioni di euro sul 2012». Lo ha scritto sul suo profilo Facebook la presidente della Camera Laura Boldrini, in un post nel quale rivendica i tagli di spesa effettuati sotto la sua gestione
ROMA - «Trovo davvero inutile e dannoso far circolare notizie false e denigratorie verso la presidenza e l'istituzione Camera, in un momento in cui tempo ed energie di tutti dovrebbero essere concentrate sui veri problemi del Paese». Lo ha scritto sul suo profilo Facebook la presidente della Camera Laura Boldrini, in un post nel quale rivendica i tagli di spesa effettuati sotto la sua gestione.
«La volontà di risparmiare quanto più possibile denaro pubblico nell'esercizio dell'attività parlamentare - ha sostenuto la terza carica dello Stato - è e resta uno dei miei obiettivi. E' completamente priva di fondamento la notizia sul presunto aumento delle spese della Camera rispetto all'anno scorso. È vero esattamente il contrario: nel 2013 le previsioni di spesa per beni e servizi risultano ridotte di 9 milioni di euro, cioè il 5,47% in meno in rapporto al 2012. Ai quali vanno aggiunti anche i 10 milioni già tagliati da me e dall'Ufficio di Presidenza sulle spese per gli uffici di segreteria, le indennità di carica dei deputati e alcune indennità dei dipendenti».
Morra (M5S): «Napolitano goditi la pensione. Ti paghiamo dal '53» - «Ho ipotizzato che Giorgio Napolitano cedesse e conferisse l'incarico per formare un nuovo governo con soli uomini nostri, decidendo anche lui di godersi la pensione alla tenera età di 88 anni, essendo stato pagato dai contribuenti italiani quasi continuamente dal 1953». Questo uno dei passaggi di un post del capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, Nicola Morra, in un post su Facebook in cui auspica il ritorno alle urne «il più presto possibile».
Il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda ha censurato il collega: «Oggi il senatore Morra, capogruppo del M5S a Palazzo Madama, ha perso un'occasione per tacere. Le sue gratuite volgarità sul presidente Napolitano sono l'ultimo esempio di un penoso costume politico che contribuisce non poco alla crisi delle nostre istituzioni pubbliche».