Cardinale Bertone: La famiglia fondata da uomo e donna è centrale
«Centrale è saper suscitare, in primo luogo, speranza nel futuro, perché sia più facile una convinta assunzione di responsabilità. Centrale è suscitare nei giovani interesse per un progetto di vita in cui non ci si accontenti di effimeri, parziali e illusori traguardi, ma si trovi il coraggio liberante di aspirare a mete magari difficili, ma proprio per questo cariche di senso e di gioia autentica
CITTÀ DEL VATICANO - Tra i temi toccati dal card. Angelo Bagnasco nelle sue prolusioni alle riunioni della Cei, ci sono «i temi che accompagnano la vita e l'evoluzione della società e della Chiesa in Italia. Tra essi quello della famiglia ha una speciale centralità perché centrale è questa istituzione per le possibilità di sviluppo corretto della persona umana e della società». Lo ha detto il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, in un discorso pronunciato alla presentazione del libro 'La porta stretta' che raccoglie le prolusioni di Bagnasco.
«Centrale è saper suscitare, in primo luogo, speranza nel futuro, perché sia più facile una convinta assunzione di responsabilità. Centrale è suscitare nei giovani interesse per un progetto di vita in cui non ci si accontenti di effimeri, parziali e illusori traguardi, ma si trovi il coraggio liberante di aspirare a mete magari difficili, ma proprio per questo cariche di senso e di gioia autentica. Troviamo nelle prolusioni pubblicate in questo volume parole chiare a difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e preservata quale 'crogiuolo di energia morale determinante nell'offrire prospettive di vita al nostro presente' (Prolusione all'Assemblea Generale, 25 maggio 2010). Esse hanno la forza di un richiamo, basato sulla ragione prima che sulla rivelazione, sulla verità, antropologica e naturale, prima ancora che teologica ed ecclesiale del disegno naturale e perciò divino, sulla famiglia e sulla sessualità».