28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
I ritardi della legge compensati dalle nuove procedure e dalla iniziative private dei medici

Terapia del dolore: a Villa Igea la sofferenza si vince low cost

Iacopo Conte, algologo: «Crediamo fermamente nel ruolo sociale della sanità, sia pubblica che privata, quindi nel nostro centro di Acqui Terme, noi della terapia del dolore abbiamo rinunciato alla nostra quota di partecipazione per abbattere le tariffe»

ACQUI TERME - L’invecchiamento della popolazione, purtroppo, ha un’altra faccia della medaglia: l’ aumento delle malattie degenerative che provocano dolore e sofferenze nei pazienti. Alla legislazione italiana che con grave ritardo ha affrontato questo tema, fa da contraltare l’evoluzione delle tecniche e delle procedure per intervenire contro il dolore, ma a volte anche l’abnegazione dei medici. E intanto diventa centrale per la terapia del dolore una figura medica specializzata, l’algologo.
A Villa Igea di Acqui Terme, Iacopo Conte una giovane anestesista - algologo guida il centro per la terapia del dolore di questa struttura clinica piemontese che punta sull’innovazione e la modernizzazione, ma anche sulla considerazione massima dei bisogni del paziente.

PER IL DOLORE LEGGI IN RITARDO

- Dottor Conte a che punto siamo in Italia con la terapia del dolore?
«Siamo parecchio in ritardo rispetto alle altre nazioni più industrializzate. I più recenti provvedimento legislativi stanno cercando di colmare il vuoto provocato da una cultura che in Italia fino a pochi anni fa considerava il dolore solo come segno o sintomo di un’altra patologia. Il dolore quindi non aveva la dignità di patologia a se stante. Ora finalmente viene è stato accettato come un parametro vitale al pari della frequenza cardiaca, dell’ossigenazione del sangue o della pressione arteriosa», risponde Iacopo Conte che coordina il centro per la terapia del dolore di Villa Igea ad Acqui Terme.

A VILLA IGEA IL PRIVATO E’ LOW COST

-Qui a Villa Igea, il dolore come lo curate?
«A Villa abbiamo una struttura che si occupa di quello che viene considerato dolore cronico benigno cioè non legato a patologie neo plastiche. Chiamarlo benigno è però un errore perché si tratta di un dolore persistente del rachide e delle articolazioni che può essere invalidante per chi ne soffre, indipendentemente che ci sia un tumore sottostante.
E’ infatti attivo un laboratorio dove si fanno le valutazioni di quelle che sono le sindromi dolore più frequenti e dove abbiamo la possibilità di attivare tutta una serie di procedure mini interventistiche per cercare di contrastare i sintomi dolorosi»
.

- In via privata o attraverso il servizio sanitario nazionale?
«Le strutture private del dolore attualmente non sono convenzionale con il sistema sanitario nazionale e per quanto ne so io questo vale per tutte le realtà regionali. Quindi anche da noi l’attività è svolta in regime privatistico. Vorrei aggiungere però che a Villa Igea per contenere al massimo l’onere per i pazienti che necessitano della terapia del dolore, noi medici, poiché crediamo fermamente nel ruolo sociale del servizio sanitario, sia pubblico che privato, abbiamo deciso di rinunciare a quella remunerazione che va sotto il nome di quota partecipativa per consentire alla clinica di abbattere i costi e di conseguenza le tariffe», specifica il dott. Conte.

UN SEMIVOLONTARIATO DEI MEDICI

- Quale è il risparmio per i pazienti?
» A Villa Igea a seconda che si tratti di una infiltrazione lombare o cervicale la tariffa va dai 60 ai cento euro. Tanto per avere un punto di riferimento, in regime di intramoenia in un ospedale pubblico, per un intervento non mirato (ma da noi si fanno solo mirati) la tariffa si aggira sui 150 euro».

- E’ una forma di volontariato dei medici insolita in una struttura privata, facciamo notare al dottor Conte
«Non so se si può definire volontariato. Più che altro abbiamo sentito l’esigenza reale di coprire un buco che si è venuto a creare nell’assistenza. Se non proprio di volontariato, tentiamo di creare un servizio valido a favore dei malati senza guadagnarci sopra», spiega l’algologo di Villa Igea.

ATTACCO AI DOLORI DELLA COLONNA

- Come reagiscono i pazienti?
«Molto bene. Capiscono lo sforzo che sta facendo Villa Igea. Inoltre bisogna considerare che le infiltrazioni mediamente si fanno una volta al mese e spesso la terapie antidolorifica consente di interrompere l’acquisizione dei farmaci. Quindi quei sessanta o cento euro possono essere compensati dal mancato esborso per altre medicine».

- Quali sono le patologie sulle quali può essere risolutiva la terapia del dolore che si pratica a Villa Igea?
«Su tutte quelle che sono le patologie croniche degenerative a carico della colonna, sia a livello cervicale, dorsale o lombare. Interveniamo inoltre su quelle che sono patologie articolari che non hanno la prospettive di essere operate».

LA TERAPIA A VOLTE TIENE LONTANA LA SALA OPERATORIA

- Può fare qualche esempio?
«Ci sono patologie di coxartrosi gravi che non possono essere operate sulle quali interveniamo con infiltrazioni mirate all’interno delle articolazioni. Oppure tante situazioni che una volta in maniera privilegiata finivano nelle mani nel neurochirurgo adesso riescono ad essere sgrossate da questa attività infiltrativa in grado di consentire una buona qualità di vita a molti pazienti che prima invece venivano operati».

- Il risultato quale è
«Abbiamo avuti vari casi in cui pazienti non sono stati operati grazie alle infiltrazioni che sono state fatte».

- In quali casi?
«Ernie discali, stenosi canalari, stenosi del canale vertebrale. Insomma sono varie le patologie che possono rispondere positivamente alle patologie infiltrative»

LA NUOVA LINEA DI CONFINE TRACCIATA DALL’ALGOLOGO

- Dunque c’è una nuova linea di confine nella terapia del dolore?
«Soprattutto, oltre alle tecnologie sempre più innovative, c’un nuovo approccio culturale nei confronti del dolore e una nuova figura, l’algologo, che si occupa in modo mirato del dolore, facendo piazza pulita dei metodi approssimativi del passato», conclude Iacopo Conte,
anestesista- rianimatore, specializzato in algologia, coordinatore del centro per la terapia del dolore di Villa Igea ad Acqui Terme.