Avvocati: Mai così poveri
«L'Avvocatura vive un momento difficile. I dati del 2010 dicono che il 37,5 per cento degli avvocati iscritti alla Cassa forense registra un reddito medio annuo inferiore ai 16 mila euro, meno di 1.300 euro al mese». OUA: Adesione massiccia allo sciopero degli avvocati
ROMA - Avvocati da oggi a congresso nazionale (il decimo) a Roma, per denunciare una precarietà e una povertà,a loro dire, senza precedenti. «L'Avvocatura - è scritto nella presentazione delle assise forensi - vive un momento difficile. I dati del 2010 dicono che il 37,5 per cento degli avvocati iscritti alla Cassa forense registra un reddito medio annuo inferiore ai 16 mila euro, meno di 1.300 euro al mese. Un trend ancora peggiore si riscontra se si guarda alla situazione di tutti gli avvocati registrati agli Albi: il 50 per cento dei professionisti guadagna meno di 16 mila euro all'anno».
«Da una parte un presente incerto, dall'altra un futuro minacciato dai recenti interventi governativi che minano l'autonomia economica e gestionale delle Casse privatizzate, che ancora vengono inquadrate al pari di un'amministrazione pubblica, salvo poi non chiedere un soldo allo Stato per sostenere i propri bilanci», si lamentano ancora gli avvocati.
«Il decimo congresso nazionale sarà un'occasione - è sottolineato - per parlare di professione forense, autonomia delle casse private, investimenti del patrimonio e servizi assistenziali, celebrando con l'occasione i sessant'anni dall'istituzione dell'Ente. Nel corso del Congresso non mancheranno gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni e della politica». Questa mattina interverrà il Presidente del Senato della Repubblica, Renato Schifani.
OUA: Adesione massiccia allo sciopero degli avvocati - Secondo i dati raccolti dall'Organismo unitario dell'avvocatura (Oua, la rappresentanza politica forense) la partecipazione allo sciopero nazionale da parte degli avvocati è stata massiccia, grazie anche all'adesione alla protesta di oltre 130 ordini territoriali e delle associazioni forensi. E domani - si legge in una nota dell'Oua - con l'assemblea dell'Oua sono stati convocati gli Stati generali dell'avvocatura, presso la Cassa forense (Via Ennio Quirino Visconti 8 - primo piano), per decidere ulteriori iniziative.
«Una grande prova di forza e unità, purtroppo - commenta nella stessa nota Maurizio de Tilla, presidente dell'Oua - siamo costretti a ricorrere ancora una volta a questa forte forma di protesta per denunciare le scelte sbagliate del Governo su giustizia e professione forense. Ora attendiamo un dialogo serio e aperto. Tanti i problemi sul tavolo da risolvere: la chiusura di oltre 1000 uffici giudiziari, l'abolizione delle tariffe, la mediaconciliazione obbligatoria, la delegificazione dell'ordinamento forense, gli attacchi all'autonomia delle casse previdenziali, il filtro in appello (l'appello cassatorio), la rottamazione della giustizia civile. Anche se non mancano elementi di contatto con l'Esecutivo, per esempio sul numero programmato nel corso di laurea in legge o la disponibilità a risolvere il nodo dell'arretrato, continueremo a far sentire la nostra voce con ulteriori e più decise iniziative. Venerdì - conclude De Tilla - ne discuteremo agli Stati generali dell'avvocatura».