18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
L'associazione di Luca Cordero di Montezemolo

Italia futura: Campagna elettorale sconfortante

«E' evidente che la classe politica italiana non ha né le competenze né la disposizione d'animo per proseguire l'azione del Governo Monti successivamente all'esito delle elezioni politiche del prossimo anno»

ROMA - «Se da un lato indubbiamente molte delle proposte che il governo Monti sta facendo proprie (seppur con enormi difficoltà nel tradurle in pratica) vanno nella giusta direzione, dall'altro è evidente che la classe politica italiana non ha né le competenze né la disposizione d'animo per proseguirne l'azione successivamente all'esito delle elezioni politiche del prossimo anno». E' quanto si legge sul sito di ItaliaFutura, l'associazione di Luca Cordero di Montezemolo, in un pezzo firmato da Massimo Brambilla e pubblicato oggi.

«Lo sconfortante inizio della lunga campagna elettorale, caratterizzato dai reciproci insulti tra i leader dei diversi schieramenti e dall'assoluta mancanza di contenuti - si legge ancora - ne è la prova lampante. È evidente che il rischio di perdita di sovranità si concretizzerebbe qualora all'esito delle elezioni il Paese fosse nuovamente affidato alla guida di chi, per decenni da destra o da sinistra, ha creato le condizioni della crisi attuale o di chi cerca di cavalcare lo sdegno popolare, proponendo una facile demagogia priva di contenuti. Ed è altresì ovvio che un commissariamento dell'Italia, oltre che essere umiliante, priverebbe il nostro Paese della capacità di cogliere le opportunità esistenti sui mercati».

«È tempo - si legge sul sito di ItaliaFutura - che quella parte dell'Italia che in questi anni, pur priva di rappresentanza politica e nonostante tutto, ha continuato a lottare, lavorare e produrre, diventi attrice protagonista del destino del Paese, superando il pessimismo di chi vede il declino del nostro Paese come inevitabile e valorizzando le molte risorse che ancora esistono. Questo deve essere l'obiettivo di chi crede nel futuro della nostra economia e nel 2013 non vuole nuovamente consegnare il Paese a chi troppo a lungo ha perseguito i propri interessi economici e/o politici spremendo le risorse del Paese».