Reggio Calabria, fornaio ucciso per una canna fumaria
I Carabinieri hanno chiuso il cerchio sull'omicidio di Aldo Giuseppe Ciappina, il fornaio 65enne ucciso con tre colpi di fucile a Seminara in provincia di Reggio Calabria: ieri i militari hanno arrestato il presunto assassino, Antonio Ditto, 81enne del luogo, e al termine delle indagini hanno scoperto anche il movente dell'assassinio
REGGIO CALABRIA - I carabinieri hanno chiuso il cerchio sull'omicidio di Aldo Giuseppe Ciappina, il fornaio 65enne ucciso con tre colpi di fucile a Seminara in provincia di Reggio Calabria: ieri i militari hanno arrestato il presunto assassino, Antonio Ditto, 81enne del luogo, e al termine delle indagini hanno scoperto anche il movente dell'assassinio. L'anziano - spiegano i carabinieri - «lamentava da più tempo che il fumo che usciva dalla canna fumaria del forno a legna del panificio del Ciappina lo infastidiva e per tale motivo si determinava a compiere il gesto». I militari hanno anche denunciato una persona per favoreggiamento che avrebbe aiutato l'81enne a nascondersi. E nella notte i militari hanno anche trovato e sequestrato l'arma usata: un fucile semiautomatico Franchi calibro 20.
UCCISO CON TRE COLPI DI FUCILE - Il fornaio, sposato con due figli, incensurato, è stato ucciso la sera del 31 agosto, a Seminara, con tre colpi di fucile in strada, in via Fondatore Martello. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Reggio Calabria. Le indagini - spiegano i militari - hanno individuato l'anziano pensionato quale autore dell'omicidio. Dall'alba di ieri i militari hanno condotto battute e rastrellamenti delle campagne vicino al paese di Seminara, e numerose perquisizioni. Sono intervenute anche le unità cinofile e un elicottero. Così il sospettato è stato individuato e arrestato nel pomeriggio, vicino al cimitero del paese. I carabinieri hanno poi ricostruito la dinamica dell'omicidio ed il movente, e hanno denunciato anche un 55enne del posto per favoreggiamento. L'uomo, secondo le accuse, avrebbe accompagnato il ricercato in macchina nelle campagne per nascondersi e, fermato dai carabinieri impegnati nei rastrellamenti, aveva confermato le false generalità fornite dal ricercato.