19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
L'abitazione si trova nel quartiere di Partanna

Palermo, «raid» nella villa del Procuratore antimafia Grasso

Malviventi mettono a soqquadro l'edificio senza portar via nulla. Per sicurezza, in casa sono entrati gli artificieri che hanno proceduto all'ispezione della villa, senza trovare alcun ordigno

PALERMO - Alcuni malviventi si sono introdotti la notte scorsa nella villa del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, a Palermo.
L'abitazione, che si trova nel quartiere di Partanna, in questo periodo è in ristrutturazione, e quindi non abitata dal magistrato.

NON HANNO PORTATO VIA NULLA - I poliziotti, allertati da una telefonata dei vicini di casa del magistrato insospettiti da alcuni rumori provenienti dalla villa, al loro arrivo hanno trovato la casa a soqquadro, ma da un primo accertamento pare che non sia stato portato via nulla.
Il raid sarebbe stato messo a segno da almeno due persone, viste allontanarsi dagli agenti, ma è difficile stabilire se non vi fossero altri complici ad aspettarli fuori. Così come è difficile stabilire se in realtà i ladri fossero a conoscenza di chi fosse il padrone di casa.
Per sicurezza, in casa sono entrati gli artificieri che hanno proceduto all'ispezione della villa, senza trovare alcun ordigno.

SEQUESTRO BENI PER 450MLN AL «RE DEI DETERSIVI» - Case, terreni, società e aziende per un valore complessivo di oltre 450 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale del capoluogo siciliano, nei confronti di un imprenditore palermitano di 56 anni attivo nel settore della grande distribuzione di detersivi, già indagato nel 2006 per associazione mafiosa e impiego di denaro di provenienza illecita, per le sue molteplici e radicate relazioni con Cosa nostra; rapporti emersi dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia e dalla corrispondenza riservata sequestrata ai boss Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo.