16 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Progetto «Dragone»

Maxi blitz della Polizia contro la criminalità cinese

Operazione in corso in diverse regioni italiane. Gli investigatori del Servizio Centrale Operativo (SCO) e delle Squadre Mobili, si legge in un comunicato, stanno eseguendo decine di arresti e perquisizioni. Centinaia i soggetti denunciati in stato di libertà

ROMA - Arresti e perquisizioni in diverse regioni contro la criminalità cinese. La maxi operazione è condotta dalla Polizia nel quadro delle iniziative finalizzate a contrastare i fenomeni delittuosi riconducibili alla criminalità organizzata cinese. Gli investigatori del Servizio Centrale Operativo (SCO) e delle Squadre Mobili, si legge in un comunicato, stanno eseguendo decine di arresti e perquisizioni. Centinaia i soggetti denunciati in stato di libertà.

PROGETTO DRAGONE - Le indagini svolte dagli investigatori dello SCO e delle Squadre Mobili nell'ambito del progetto «Dragone» hanno, tra le altre cose, evidenziato un sensibile aumento di centri massaggi e di abitazioni private gestite da soggetti dediti allo sfruttamento della prostituzione di donne cinesi, provenienti nella maggior parte dei casi dalla regione dello Zhejiang, organizzato attraverso «call center» e annunci sui quotidiani, da contattare al fine di indirizzare i clienti verso i locali locali.

LE INDAGINI - Le indagini hanno inoltre messo in rilievo il coinvolgimento di alcuni indagati nel favoreggiamento della permanenza illegale di cittadini stranieri, impiegati nel settore lavorativo o nelle attività di meretricio. I migranti stranieri, in gran parte, entrerebbero in Italia con un valido titolo e, alla scadenza, rimarrebbero sul territorio nazionale in situazione di clandestinità (fenomeno degli «overstayers»). E' stata inoltre rilevata la tendenza, costante, a commettere reati contro la persona o contro il patrimonio, con particolare riferimento alle rapine, spesso poste in essere insieme ad altri cittadini stranieri. Gli autori, talvolta appartenenti a piccole «bande», in talune occasioni hanno agito sotto effetto di sostanze stupefacenti, assunte per commettere tali tipologie di reato. Restano infine le consuete contraffazioni dei marchi, nonché numerose violazioni delle normative sulla sicurezza in materia di lavoro.