18 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Media | Il caso RAI

RAI, cda approva palinsesti. Determinante il sì di Garimberti

Disco verde per un voto dopo lo stop della settimana scorsa. Il Presidente: Ok per responsabilità, ma restano perplessità. Usigrai: Crescono le adesioni al manifesto pro-servizio pubblico

ROMA - Fumata bianca per i palinsesti Rai proposti dalla Dg Lorenza Lei che saranno presentati agli inserzionisti a Milano il prossimo 18 giugno e a Roma il 20. Il Consiglio di amministrazione li ha approvati con presa d'atto favore con i voti a favore dei quattro consiglieri indicati dal centrodestra Alessio Gorla, Guglielmo Rositani, Antonio Verro, Giovanna Bianchi Clerici e del presidente Paolo Garimberti, l'astensione del centrista Rodolfo De Laurentiis e il voto contrario del consigliere di area di centrosinistra Giorgio Van Strateen.

Determinante, dunque, il voto del Presidente Garimberti. Come lo era stato ai fini della mancata presa d'atto con l'astensione espressa nella riunione del cda di giovedì scorso, decisivo è stato oggi il suo sì per il definitivo disco verde alla programmazione del servizio pubblico per la prossima stagione.
«Il Consiglio di amministrazione, su proposta del direttore generale, ha votato a maggioranza la presa d'atto sui palinsesti autunnali che saranno presentati da Sipra agli inserzionisti pubblicitari il 18 giugno a Milano e il 20 giugno a Roma», ha reso noto in un comunicato viale Mazzini.

Garimberti: Ok per responsabilità - Il presidente della Rai, Paolo Garimberti ha cambiato il suo voto ma non il suo giudizio sui palinsesti presentati dal Direttore Generale, Lorenza Lei. E grazie al suo voto, che la settimana scorsa aveva determinato la bocciatura della proposta, oggi c'è stata la presa d'atto del Cda che consentirà alla Rai di presentare la sua programmazione autunnale agli investitori pubblicitari il 18 e il 20 giugno. Un voto che Garimberti, secondo quanto si è appreso, ha voluto accompagnare con una motivazione esplicita affinchè restasse agli atti che la scelta di votare a favore è stata dettata solo da senso di responsabilità aziendale legata alla sua funzione e non certo da condivisione nel merito delle soluzioni proposte.

«La settimana scorsa mi ero astenuto perché avevo delle perplessità», avrebbe detto Garimberti in Consiglio, a quanto si apprende. «Oggi, pur mantenendo le riserve sul complesso dei palinsesti per la loro debolezza, mi rendo conto che non si può bloccare all'infinito l'azienda. C'è un'obiettiva necessità di dare certezze da un lato a chi deve lavorare nelle produzioni e dall'altro alla Sipra che deve vendere gli spazi pubblicitari agli investitori», avrebbe proseguito il Presidente della Rai. Per Garimberti «la responsabilità del Presidente è anche quella di superare le sue obiezioni personali e dimostrare senso di responsabilità nell'interesse dell'Azienda».

Radio Londra indebolisce gli ascolti di Rai1 - Quanto ai cambiamenti apportati alla prima serata di Rai2, dove ora compare un generico «informativo», il Presidente si è affidato al Direttore Generale, sostenuto dai consiglieri Antonio Verro e Guglielmo Rositani, perché «venga affidato a un professionista di qualità, possibilmente giovane e interno alla Rai». Altra obiezione mossa da Garimberti al palinsesto, questa volta di Rai1, è quella legata al mantenimento del collocamento serale dello spazio di Giuliano Ferrara, «Radio Londra». «Non si tratta di questione di contenuti ma di calo di ascolti visto che Radio Londra sta contribuendo a indebolire gli ascolti di Rai1», avrebbe spiegato il Presidente.

Usigrai: Crescono adesioni a manifesto pro-servizio pubblico - «Giorno dopo giorno si arricchisce di qualificate adesioni il manifesto in difesa del servizio pubblico». E' quanto si legge in una nota dell'Usigrai, il sindacato dei giornalisti della tv pubblica.
«I nomi di coloro che vi hanno aderito - prosegue il comunicato - saranno resi noti dall'Usigrai nel corso di una conferenza stampa in programma dopodomani alle 10,30 presso l'hotel Nazionale in piazza Montecitorio a Roma. Il segretario dell'Usigrai Carlo Verna ha anticipato alcune delle richieste che il sindacato dei giornalisti farà in una nota ospitata dal sito di Articolo 21 in cui si legge che il manifesto promosso col coordinamento del presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida è il punto di partenza per qualsiasi ulteriore riflessione».