12 ottobre 2025
Aggiornato 13:30
Lotta alle mafie

Boss latitante della Sacra Corona Unita arrestato alla stazione Termini

Gli investigatori bloccano Roberto Nisi mentre stava partendo. Le indagini che riguardano Nisi sono partite dall'omicidio di Antonio Giannone, avvenuto a Lecce la sera del 6 aprile del 2009

ROMA - Era irreperibile dal 24 gennaio scorso ma alla fine l'hanno arrestato. Roberto Nisi, 59 anni, indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, è ormai in carcere. Il boss è stato catturato all'interno della Stazione ferroviaria di Roma Termini. Gli investigatori della Squadra mobile di Lecce sono riusciti a prendere Nisi seguendo una donna che aveva un legame con il latitante.

Le indagini che riguardano Nisi sono partite dall'omicidio di Antonio Giannone, avvenuto a Lecce la sera del 6 aprile del 2009. Dopo intercettazioni e ricerche approfondite gli inquirenti hanno accertato l'esistenza di una organizzazione criminale operante nella provincia di Lecce capeggiata da Pasquale Briganti e dai fratelli Nisi che operava anche attraverso saldi collegamenti con elementi di spicco della criminalità organizzata brindisina.
I Nisi appartenevano a pieno titolo all'organizzazione mafiosa nota come Sacra Corona Unita. La loro banda - secondo quanto dimostrato da processi e dichiarazioni testimoniale - aveva preso il controllo del territorio per gestire il gioco d'azzardo, le bische clandestine, il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.