Boss latitante della Sacra Corona Unita arrestato alla stazione Termini
Gli investigatori bloccano Roberto Nisi mentre stava partendo. Le indagini che riguardano Nisi sono partite dall'omicidio di Antonio Giannone, avvenuto a Lecce la sera del 6 aprile del 2009
ROMA - Era irreperibile dal 24 gennaio scorso ma alla fine l'hanno arrestato. Roberto Nisi, 59 anni, indagato per associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, è ormai in carcere. Il boss è stato catturato all'interno della Stazione ferroviaria di Roma Termini. Gli investigatori della Squadra mobile di Lecce sono riusciti a prendere Nisi seguendo una donna che aveva un legame con il latitante.
Le indagini che riguardano Nisi sono partite dall'omicidio di Antonio Giannone, avvenuto a Lecce la sera del 6 aprile del 2009. Dopo intercettazioni e ricerche approfondite gli inquirenti hanno accertato l'esistenza di una organizzazione criminale operante nella provincia di Lecce capeggiata da Pasquale Briganti e dai fratelli Nisi che operava anche attraverso saldi collegamenti con elementi di spicco della criminalità organizzata brindisina.
I Nisi appartenevano a pieno titolo all'organizzazione mafiosa nota come Sacra Corona Unita. La loro banda - secondo quanto dimostrato da processi e dichiarazioni testimoniale - aveva preso il controllo del territorio per gestire il gioco d'azzardo, le bische clandestine, il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti.