20 aprile 2024
Aggiornato 16:00
La giornata politica di Angelino Alfano

Alfano: PD sotto choc, pensavano che Monti fosse come Dini

Il Segretario del PDL: Trend elettorale invertito, noi cresciamo loro calano. Sul lavoro non vogliamo mettere in difficoltà PD. Il fisco è troppo esoso, per noi è una questione centrale. Sulla responsabilità le Toghe non cederemo

ROMA - Il Pdl sale nei sondaggi, il Pd scende: Angelino Alfano, segretario del partito di Silvio Berlusconi, ostenta ottimismo in una intervista al Foglio: «A febbraio - ricorda - i giornali scrivevano che il Pdl nei sondaggi si avvicinava sempre di più, e pericolosamente, alla soglia psicologica di non ritorno del 20 per cento. E invece si è tutto ribaltato. Il partito è da diverse settimane in crescita, e sapete da quando? Da quando feci saltare il famoso vertice di maggioranza».
Secondo l'ex ministro della Giustizia «il trend elettorale si è invertito, siamo ancora alle spalle del Pd, ma noi cresciamo in maniera costante mentre loro calano allo stesso ritmo».

Monti non è come Dini - Alfano è convinto che il suo partito tragga vantaggio dal sostegno al Governo: «Monti - spiega - non ha nessuna voglia di compiacere i radical chic, si occupa di contenuti, fa le riforme necessarie al Paese. La sinistra pensava di avere a che fare con un nuovo Governo Dini, pensavano che si trattasse di un'operazione funzionale alla eliminazione del male, cioè di Berlusconi. Poi avrebbero comandato loro. Ma non è così: sono sotto choc. Adesso temono che sia un Dini alla rovescia, cioè che favorisca noi. Ma anche questa - conclude - è una valutazione profondamente ingiusta nei confronti del professor Monti».

Sul lavoro non vogliamo mettere in difficoltà PD - Il Pdl non vuole mettere in difficoltà il Pd sulla riforma del mercato del lavoro ma fare «la cosa giusta per l'Italia». Intervenuto nel corso di un dibattito con Casini e Bersani, il segretario Angelino Alfano ha sottolineato: «Il nostro scopo non è mettere in difficoltà il Pd, ma fare una cosa giusta per l'Italia. Ci dobbiamo sforzare su ogni argomento di trovare la soluzione. Non credo che Bersani e il Pd si vogliano sottrarre alla riforma del mercato del lavoro», ha detto Alfano.

Su responsabilità le toghe non cederemo - Il Pdl non intende fare alcuna concessione su «un punto che ritiene importante», la responsabilità civile dei magistrati.
«Noi - ha spiegato - stiamo lavorando perché si facciano tre cose molto importanti: la legge contro la corruzione che è stata varata dal governo Berlusconi che porta la mia firma; che si faccia una vera legge per evitare gli abusi delle intercettazioni ma mantenere la possibilità di fare intercettazioni; e poi non cederemo su un punto che riteniamo importante per i cittadini, che è la responsabilità civile dei magistrati».
Secondo Alfano, «l'idea di chi sbaglia paga si deve applicare a tutti e non, come adesso, a tutti tranne che ai magistrati».

Siamo tornati punto di riferimento per area moderati - Il Popolo della libertà «è tornato ad essere il punto di riferimento centrale dell'area dei moderati».
Secondo Alfano il Pdl «ha superato fin qui la fase più delicata, la caduta del governo Berlusconi. Questo superamento di difficoltà - ha aggiunto - ci fa ben sperare che il nostro partito possa andare avanti dopo le amministrative per riconquistare ancora di più la centralità che ci porterà al successo nel 2013».

Il fisco è troppo esoso, per noi è una questione centrale - Serve una lotta severa all'evasione perché è necessario ridurre il carico fiscale. Questo l'auspicio espresso dal leader del Pdl, Angelino Alfano, che ha sottolineato come «la questione del fisco troppo esoso è per noi centrale». Parlando a margine del meeting di Confagricoltura a Taormina, a proposito delle dichiarazioni dei redditi presentate dagli italiani di cui ieri sono stati diffusi alcuni dati, Alfano ha spiegato: «Dobbiamo fare una lotta severa all'evasione perché è giusto che paghino tutti. Quando avremo completato il processo di lotta all'evasione sarà bene che tutti paghino meno perché la questione del fisco troppo esoso per noi è centrale».
Il leader del Pdl ha voluto poi ricordare gli ultimi imprenditori che si sono suicidati per difficoltà economiche: «Sono molto addolorato e ferito per i suicidi degli imprenditori. Mai una catena così lunga di suicidi per motivi di difficoltà economiche».