19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Il primo in positivo dopo cinque anni di rosso

RAI in attivo nel 2011. Il CDA approva il bilancio

Il bilancio passa ora all'approvazione definitiva dell'assemblea degli azionisti. Celebrata la quale, almeno sulla carta, il mandato dell'attuale cda sarà formalmente concluso. Gasparri: Bilancio positivo sconfitta dei fan del commissariamento. Di Pietro: Referendum contro la legge Gasparri

ROMA - Il Consiglio di amministrazione della Rai, oggi al suo ultimo giorno di mandato ordinario, ha approvato all'unanimità il bilancio 2011 del servizio pubblico radiotelevisivo presentato dal direttore generale Lorenza Lei. L'esercizio si è chiuso con un attivo di 4.1 milioni di euro, primo in positivo dopo cinque anni di chiusura in rosso.
Il bilancio dovrà passare ora all'approvazione definitiva dell'assemblea degli azionisti. Celebrata la quale, almeno sulla carta, il mandato dell'attuale cda sarà formalmente concluso. Ma presidente, direttore generale e consiglieri resteranno comunque in carica fino alla nomina del nuovo Consiglio affidata, a legislazione invariata, alle decisioni per una parte del ministro del Tesoro, ovvero del Premier Mario Monti e per un'altra della Commissione parlamentare bicamerale di Vigilanza presieduta da Sergio Zavoli.

Gasparri: Bilancio positivo sconfitta dei fan del commissariamento - «Come volevasi dimostrare, il bilancio della Rai presenta un saldo positivo. Il partito del commissariamento, che agisce contro le sentenze della Corte costituzionale, registra una tombale sconfitta. Punto». Lo ha affermato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri, commentando l'ok unanime del cda al bilancio, tornato in attivo dopo cinque esercizi.

Di Pietro: L'Idv prepara un referendum contro la legge Gasparri - L'Italia dei valori presenterà un referendum per abrogare la legge Gasparri e chiede che, in attesa della modifica della legge e data la scadenza del Cda Rai proprio oggi, si possa sostituirlo attraverso «una selezione trasparente con bando pubblico» dei nuovi membri.
«La Rai, come l'acqua, è un bene pubblico - ha detto Antonio Di Pietro partecipando al sit in Idv davanti a Montecitorio contro l'occupazione dell'azienda da parte dei partiti - va salvaguardata perchè resti un servizio pubblico e non una cassetta finanziaria, perchè dia ai cittadini un'informazione trasparente e plurale, ciò che non avverrà finchè la sua direzione sarà in mano ai partiti che con un Cda lottizzato controllano l'informazione. Noi vogliamo che la Rai sia governata da persone che non appartengono ai partiti, da una fondazione composta da esponenti della società civile».
Il leader di Idv ha ricordato che «oggi scade il Cda di viale Mazzini, occorre una selezione in modo trasparente con un bando pubblico in cui ognuno presenta i curriculum e viene scelto per le sue capacità, questo può durare per pochi mesi finchè la legge Gasparri non verrà cambiata. Come ogni anno infatti - ha annunciato - stiamo preparando un pacchetto di referendum, mai come oggi serve la democrazia diretta di fronte a parlamentari inquinati e inquinanti, e tra i referendum promuoveremo anche uno per abrogare la Gasparri».