19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
L'inchiesta della Procura di Imperia

Porto d'Imperia, in carcere l'imprenditore Bellavista Caltagirone

Per il Presidente del Gruppo immobiliare Acqua Marcia l'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato. L'imprenditore 73enne è stato fermato poco dopo le 10 dalla polizia postale all'interno della sede del Comune di Imperia, dove era atteso dal sindaco Paolo Strescino per un incontro

IMPERIA - Sono rinchiusi nel carcere di Imperia, in attesa degli interrogatori di garanzia, l'imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone e l'ex direttore della Porto di Imperia Spa, Carlo Conti, che erano stati fermati ieri mattina, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare della Procura del capoluogo, nell'ambito di una tranche dell'inchiesta sul nuovo scalo turistico della cittadina ligure. Nel filone principale dell'indagine, che era stata avviata nel 2010, era stato iscritto nel registro degli indagati anche l'ex ministro Claudio Scajola.

Accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato - Caltagirone, presidente del Gruppo immobiliare Acqua Marcia che detiene il 33% delle azioni della Porto di Imperia Spa, società a cui è stata affidata la realizzazione e la gestione del porticciolo, è accusato di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato per un importo di diverse centinaia di migliaia di euro. Nel filone dell'indagine che ha portato al fermo del noto costruttore e dell'ex direttore della Porto d'Imperia Spa sarebbero indagate anche altre persone ma «nessun parlamentare» come precisato dal procuratore capo di Imperia, Giuseppa Geremia.
L'imprenditore 73enne è stato fermato poco dopo le 10 dalla polizia postale all'interno della sede del Comune di Imperia, dove era atteso dal sindaco Paolo Strescino per un incontro.