Maroni: Privatizzare la RAI altrimenti la Presidenza deve andare a noi
Lo prevede la legge attuale per l'equilibrio tra maggioranza e opposizione. Stracquadanio: Sarebbe un errore consegnarla ai massoni. Mercoledì audizione di Garimberti e Lei in Vigilanza. Contro la chiusura delle sedi estere cartello associazioni e testate
MILANO - La riforma della Rai deve prevedere la sua privatizzazione, come indicato dall'esito di un referendum, oppure, se rimangono così le cose, la presidenza della Rai deve andare all'opposizione, e quindi alla Lega. Lo ha affermato l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, a margine di una cena con i militanti leghisti. «Ricordo che avevamo presentato e fatto approvare dalla maggioranza degli italiani un referendum sulla privatizzazione della Rai. E questo mi pare sia ancora la strada più opportuna da seguire. Adesso scade il cda. Vorrei dire al governo dei professori e dei banchieri di non prendere decisioni avventate e soprattutto di coinvolgere l'opposizione. Certo è- ha concluso Maroni - che se rimarrà la legge attuale con un nuovo Cda per l'equilibrio tra maggioranza e opposizione il presidente va all'opposizione, ricordo che la Lega è l'unico partito di opposizione».
Stracquadanio: Sarebbe un errore consegnarla ai massoni - «E' preferibile che la Rai mantenga il proprio attuale assetto, che si ispira a una legge democraticamente votata dal Parlamento, piuttosto che essere affidata a soggetti legittimi, ma non rappresentativi, come possono essere persone legate alla massoneria». Lo ha detto il deputato del Pdl Giorgio Stracquadanio, ospite di una puntata di KlausCondicio, il talk show di Klaus Davi in onda su You Tube.
Sollecitato dal conduttore sulla Rai, Stracquadanio ha precisato: «Intendiamoci, non ho nulla contro la massoneria e riconosco che la legge Gasparri ha dei difetti, ma almeno è trasparente. Ciò premesso, questo meccanismo di nomine non è il mio preferito perché sarei favorevole piuttosto a una privatizzazione della Rai con una sola rete di servizio pubblico sotto stretto controllo governativo, un pò come succede in Gran Bretagna, ma lasciando poi libertà totale a editori privati».
«Meglio la politica dei grembiulini? I grembiulini non hanno ragione di occuparsi della Rai», ha concluso.
Mercoledì audizione di Garimberti e Lei in Vigilanza - Il Presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il Direttore generale, Lorenza Lei, saranno ascoltati dalla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi mercoledì 29 febbraio, alle ore 15. «L'audizione, proposta dal Presidente Sergio Zavoli e approvata all'unanimità dall'Ufficio di presidenza del 23 febbraio, nasce dalla necessità di fare chiarezza su una serie di questioni che stanno occupando l'interesse del Paese», ha sottolineato la presidenza della Vigilanza nel darne notizia.
Contro la chiusura delle sedi estere cartello associazioni e testate - Il progetto della Rai di chiudere le sedi di corrispondenza nel mondo e il canale Rai Med è profondamente contrario agli interessi dell'Italia e degli italiani. Contro questa decisione, mercoledì 29 febbraio 2012, a Roma, si terrà un incontro pubblico organizzato dalla Tavola della pace, Articolo 21, Usigrai, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Nigrizia, Missione Oggi, Popoli e Missione, Misna, Premio Ilaria Alpi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Lo riferisce una nota.