19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Una situazione intollerabile

Sanità, Schifani: L'episodio di Roma non deve ripetersi

Il Presidente del Senato: Occorre rivedere le strutture per risolvere il problema del pronto soccorso. Saccomanno (Pdl): La Politica è responsabile del disastro

ROMA - «Una situazione intollerabile che ci auguriamo non debba più ripetersi». Il presidente del Senato, Renato Schifani, intervenendo all'incontro della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, in occasione del 90esimo anniversario dalla fondazione ha condannato l'episodio avvenuto al pronto soccorso dell'ospedale romano Umberto I. Un fatto che, ha sottolineato, «ha colpito profondamente l'opinione pubblica e che mortifica l'individuo», perchè «più debole è l'uomo, e certamente lo è quando è infermo e ammalato, più grande deve essere la cura della sua persona».

Rivedere le strutture del pronto soccorso - Secondo Schifani perciò «occorre individuare al più presto la soluzione ad un problema, quello delle aree di emergenza e urgenza del pronto soccorso, che costituiscono il biglietto di presentazione di una buona sanità. Per questa ragioni ritengo necessario che si proceda con tempestività alla rivisitazione della complessa struttura sanitaria promuovendo una nuova medicina del territorio che possa servire da filtro primario per non ingolfare le aree di pronto soccorso per patologie minori e quindi di minore entità che non necessitano di ricoveri e di urgenza. Anche se abbiamo una buona sanità - ha aggiunto - il nostro compito è quello di porre in essere tutti gli accorgimenti utili a migliorare un sistema che appartiene a tutti noi e che dobbiamo difendere senza se e senza ma».

Saccomanno (Pdl): La Politica è responsabile del disastro - «Il recente scandalo al Policlinico Umberto I pone il problema della razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, per farlo però bisogna ritornare a parlare di qualità. Ed è possibile farlo». Lo ha dichiarato in una nota il senatore del Pdl Michele Saccomanno, componente della Commissione sanità e capogruppo del Pdl nella Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale.
«I piani di rientro e la programmazione sanitaria - ha aggiunto - non possono avere solo l'obiettivo della minore spesa. È una strage di buon senso e di affossamento totale dei diritti costituzionali di dignità della persona e di tutela della salute. Il personale sanitario, ormai in gran parte precario o gettonato, con turni spesso contro ogni diritto del lavoro, non tutelato da una legislazione incompleta sull'attività sanitaria, non può divenire il capro espiatorio di scelte che sacrificano la 'razionalità' dei progetti sanitari alla logica politico-economistica».
«Occorre che il ministro della Salute - ha concluso Saccomanno - fermi la macchina e riprogrammi con le Regioni la riorganizzazione del Ssn facendo tesoro del disastro che le scelte politiche determinano sul territorio».