12 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Enti locali

Province, proposta bipartisan: Diventino agenzie per i Comuni

La Loggia, Vitali e Lanzillotta: «Risparmi consistenti dal punto di vista gestionale»

ROMA - Abolire le province come livello istituzionale di governo tra Comuni e Regioni, trasformarle in un soggetto amministrativo che sia diretta espressione dei Comuni, ovvero una sorta di «agenzia intercomunale multi-servizi». E' il senso della proposta di legge bipartisan presentata da Enrico La Loggia (Pdl), Walter Vitali (Pd), Linda Lanzillotta (Terzo Polo) con la collaborazione dell'associazione Astrid di Franco Bassanini. Proposta «inviata questa mattina» al premier Mario Monti, al ministro dell'Interno Cancellieri e a quello della Semplificazione Filippo Patroni Griffi.

Risparmi consistenti dal punto di vista gestionale - Il risultato finale sarebbero, spiegano i presentatori in una conferenza stampa alla Camera, 50-60 «nuove province», rette da un board eletto non dai cittadini, ma da e tra i sindaci e i consiglieri comunali, con i risparmi conseguenti dal punto di vista dei costi della politica. Ma i maggiori risparmi, nell'idea dei firmatari, arriveranno dal punto di vista gestionale: le «nuove province» dovrebbero infatti gestire i servizi di rete, i trasporti, le strade, per tutti i Comuni dell'area vasta, e diventare la «stazione appaltante» per tutti.
Il secondo step della proposta riguarda invece gli uffici governativi. La proposta prevede che Prefetture, Questure, Camere di Commercio, siano ridotte in pari misura, e quindi anch'esse da 110 a circa 50-60. Infine, tutti gli uffici periferici del Governo - ad esclusione delle Agenzie e dei Ministeri di Difesa, Giustizia ed Esteri - dovranno essere unificati negli Uffici Territoriali di Governo, presso le prefetture.