19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Lotta alla criminalità organizzata

'Ndrangheta: Antimafia, preoccupa il rischio di una reazione clamorosa

La Commissione propone un Piano straordinario per la Calabria che dovrebbe prevedere interventi immediati a sostegno degli uffici giudiziari e della polizia giudiziaria calabresi, dando la possibilità agli stessi di acquisire risorse umane (anche temporaneamente), tecnologie, strutture e mezzi adeguati

ROMA - «Un programma straordinario per la Calabria» si rende necessario perchè «dall'esame del contesto emerge la preoccupazione che la 'ndrangheta, considerata l'organizzazione criminale più potente al mondo, possa organizzare una reazione clamorosa». E' quanto scrive la Commissione parlamentare antimafia nella relazione approvata ieri, all'unanimità, sul «Condizionamento delle Mafie sull'economia, sulla società e sulle istituzioni del Mezzogiorno» che lancia una proposta al parlamento e al governo «sulla questione calabrese».

C'è una «necessità di proporre un piano straordinario per la Calabria» - sottolinea l'Antimafia - in particolare dopo gli ultimi «gravissimi episodi», tra i quali quelli evidenziati nell'operazione «Minotauro» della Dda di Torino, l'arresto di alcuni esponenti mafiosi ad opera della dda di Catanzaro e le continue minacce rivolte ai magistrati calabresi, che «confermano ancora una volta l'inquietante potenza criminale della 'ndrangheta, che ormai si è insinuata in tutto il paese, in Europa e nel mondo ma mantiene la sua direzione strategica in Calabria».
Il programma straordinario dovrebbe prevedere interventi immediati a sostegno degli uffici giudiziari e della polizia giudiziaria calabresi, dando la possibilità agli stessi di acquisire risorse umane (anche temporaneamente), tecnologie, strutture e mezzi adeguati».
Questo programma, prosegue la relazione dell'Antimafia, «si rende necessario anche perchè dall'esame del contesto emerge la preoccupazione che la 'ndrangheta, considerata l'organizzazione più potente al mondo ma validamente contrastata dalla magistratura e dalle forze di polizia italiane, possa organizzare una reazione clamorosa».