2 settembre 2025
Aggiornato 00:30
La protesta dei pescatori contro il caro-gasolio

Pesca, tensioni alla Camera: almeno tre feriti tra i manifestanti

Ricevuti da Russo (Pdl), Idv e Udc. Prossima settimana ne discute la Camera: Difenderemo interessi. Bersani: Il Governo ascolti il disagio, proteste non tutte uguali. Lega: Bocciata da Pd e Pdl mozione pro pescatori

ROMA - «La pesca nel nostro mare è diventata come il gratta e vinci: io vado a pescare e non so cosa prenderò ma la spesa è sempre la stessa». Nicola Tedeschi, pescatore di Trani, spiega così i motivi della protesta che lo ha portato insieme a diverse centinaia di colleghi da tutta Italia davanti alla Camera. Lo spiega al vicepresidente dei deputati Idv Fabio Evangelisti, l'unico parlamentare a incontrare a Piazza Monte Citorio i manifestanti dopo le tensioni con la polizia che hanno provocato tre feriti tra i pescatori. Altri due deputati - Marcello De Angelis (Pdl) ed Emanuele Fiano (Pd) - si erano affacciati poco prima ma erano rimasti a guardare da lontano.
Nicola mostra al dipietrista una fattura di 9.900 euro di gasolio che non riesce a pagare: «In Francia, i nostri colleghi hanno ottenuto un accordo per pagare il gasolio 40 centesimi per dieci anni...e da noi? Ci hanno messo a terra». Antonio Sardone, di Livorno, spiega che «uscire in mare mi costa 200-300 euro al giorno...ma come faccio?». E se «dopo 40 anni di pesca volessi vendere il mio peschereccio? Chi lo compra con questa situazione?». Come semplifica un suo collega napoletano: «Chi si viene a comprare i guai miei?».

Ricevuti da Russo (Pdl), Idv e Udc - Alcuni rappresentanti dei pescatori sono stati ricevuti dal presidente della commissione Agricoltura di Montecitorio, Paolo Russo, e questa mattina da una delegazione del gruppo Udc, guidata dal segretario Lorenzo Cesa. Nel mezzo ci sono state tensioni con le forze dell'ordine che hanno reagito al lancio di petardi con una carica in cui sono rimaste ferita almeno tre persone. Uno di loro - Roberto Penso - con la testa sanguinante, si sfoga davanti ai giornalisti: «Questi bastardi ci hanno caricato...». Gli insulti contro polizia e carabinieri in assetto antisommossa si sprecano: «Assassini, assassini», «Chi non salta celerino è». Un altro manifestante rimane a terra per circa un'ora, dolorante a una gamba, prima dell'arrivo di un'ambulanza.

Prossima settimana ne discute la Camera: Difenderemo interessi - L'ufficio di presidenza della commissione Agricoltura della Camera «ha calendarizzato per la prossima settimana l'esame di eventuali risoluzioni sul tema della pesca, già preannunciate dai vari gruppi parlamentari». Lo ha fatto sapere il presidente dell'organismo di Montecitorio, Paolo Russo, dopo aver incontrato una delegazione dei pescatori che da questa mattina presidiano piazza Montecitorio, protagonisti nel primo pomeriggio di momenti di tensione con le forze dell'ordine.
«Sarà nostro compito - ha assicurato Russo - trovare la ragioni comuni per difendere, senza entrare nella querelle sulla rappresentanza delle istanze del settore, i legittimi interessi di una categoria particolarmente vessata dal caro gasolio e da una selva di norme che, in sede comunitaria, troppo spesso si preoccupano, nonostante la recessione economica, più del pesce che dei pescatori».
Nel corso dell'incontro Russo ha invitato i manifestanti a «tenere alta l'attenzione sui problemi del comparto senza però cedere a forme violenza che prima di tutto danneggiano le loro stesse ragioni».

Bersani: Il Governo ascolti il disagio, proteste non tutte uguali - «Mentre si progettano riforme strutturali, bisogna avere un polso attento alle emergenze del paese. Non tutte le proteste sono uguali, il blocco causato dai tir è inaccettabile ma altre crisi, come i pescatori o l'Alcoa e il Sulcis o il disagio molto acuto all'Aquila vanno ascoltate». Lo sottolinea il segretario Pd Pier Luigi Bersani, rivolgendosi al governo affinché «si attrezzi per un colloquio sempre molto attento, preciso e ravvicinato, sempre pretendendo la legalità, rispetto a situazioni di crisi industriali e sociali diffuse in un momento di crisi acuta».

Lega: Bocciata da Pd e Pdl mozione pro pescatori - La risoluzione in Senato della Lega a favore dei pescatori «e' stata bocciata dal governo e, cosa più grave, dai parlamentari del Pdl e del Pd. E' chiaro che non gliene frega nulla del problema dei pescatori». Lo ha fatto sapere la senatrice della Lega Nord, Angela Maraventano annunciando che domani sarà di nuovo al porto di Anzio.
Nella risoluzione, fra l'altro, veniva denunciata «l'aggravamento della condizione di un comparto già in crisi, benché strategico in un Paese che ha circa 8000 chilometri di costa» a cui «oggi si aggiungono gli insostenibili costi di mantenimento delle barche: l'applicazione dell'IVA sul gasolio ha decretato un aumento delle spese di gestione dei pescherecci a fronte dei modesti guadagni del comparto ittico, compromessi già dalla carenza di prodotto e dalle regole comunitarie che impongono di ridurre lo sforzo di pesca».