29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
La ricostruzione degli investigatori

Roma violenta, rapinatori non professionisti ma conoscevano il bar

Hanno aspettato la chiusura e seguito la famiglia sotto casa. Intanto i carabinieri stanno continuando a sentire testimoni e ad esaminare i filmati delle telecamere della zona per identificare lo scooter con il quale i due sono fuggiti

ROMA - I due rapinatori che ieri sera hanno ucciso un 31enne cinese e la sua bambina di 9 mesi non sarebbero due professionisti, ma conoscevano il locale, probabilmente sono legati al territorio: dalle ricostruzioni degli investigatori e dalla dinamica della tragica sequenza emerge infatti il quadro di una rapina pianificata ma finita male, un delitto d'impeto. Un proiettile che esplode mentre il marito cerca di difendere la moglie strattonata per la borsa, trapassa la testa della piccola e trafigge il cuore del padre che la teneva in braccio. I due fuggono a bordo dello scooter: hanno portato via la borsa della donna, dopo aver tagliato la cinghia con un taglierino ma l'incasso del bar resta nella tasca del giubbotto della vittima: 3000 euro.

I due si sono avvicinati mentre la famiglia stava rientrando a casa, in via Giovannoli 26, la donna stava infilando le chiavi nel portone dello stabile, dopo avere chiuso il bar poco lontano, e probabilmente avevano aspettato proprio la chiusura del locale, e li avevano seguiti, pensando che l'incasso fosse nella borsa della donna, a cui hanno subito mirato. I due probabilmente conoscevano il locale, il suo giro di incassi e forse anche le abitudini della famiglia, o comunque avevano preso di mira il bar e hanno aspettato il momento giusto. Anche la madre della piccola vittima ha raccontato agli inquirenti di essersi sentita seguita per strada.
Poi i due balordi, col casco e il volto coperto da una sciarpa, si sono avvicinati, hanno minacciato, in italiano, hanno cercato di strappare via la borsa alla donna, c'è stata la collutazione, lo sparo, l'uomo e la bambina sono caduti a terra, la donna sotto shock ha anche provato a rincorrerli, come hanno raccontato anche alcuni testimoni che si sono affacciati alle finestre sentendo urlare.

L'autopsia, che si terrà oggi stesso, chiarirà la dinamica e la balistica: nessun bossolo è stato infatti trovato a terra. Intanto i carabinieri stanno continuando a sentire testimoni e ad esaminare i filmati delle telecamere della zona per identificare lo scooter con il quale i due sono fuggiti.