19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
«Un macigno che impedisce la crescita»

Corruzione: Di Pietro, il Governo passi ai fatti

Lo scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: «Chi vuole che l'Italia cresca deve per prima cosa eliminare la corruzione. Per cominciare bisogna reintrodurre subito il falso in bilancio come fattispecie di reato»

ROMA - «Chi vuole che l'Italia cresca deve per prima cosa eliminare la corruzione, il macigno che impedisce al nostro Paese di correre e di imboccare rapidamente la via dello sviluppo. Il governo, e in particolare il ministro della Giustizia Severino, dicono di averlo capito. Noi dell'Italia del Valori, che per questo ci sgoliamo da anni, non possiamo che esserne contenti». Lo scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

«Adesso, però, bisogna vedere - aggiunge - se dalle parole e dalle belle intenzioni si passa alla pratica o se, come già tante altre volte, la montagna partorirà il topolino. Alcune delle misure di cui parla oggi il guardasigilli, nella sua intervista a Il Corriere della Sera, sono del tutto condivisibili e vanno nella direzione giusta. In particolare, condividiamo l'introduzione di una fattispecie di reato che punisca la corruzione anche per le aziende private e la promessa di riprendere in tempi rapidissimi il ddl anticorruzione che giace sepolto nei cassetti del Senato. Io sono certo che il ministro Severino si renda conto che la malattia è troppo grave per sperare di curarla solo con queste medicine, che pure male non fanno. Lo dico senza mezze parole: qui ci vuole un terapia d'urto, non serve il semolino e nemmeno l'aspirina».

«Per cominciare - elenca Di Pietro - bisogna reintrodurre subito il falso in bilancio come fattispecie di reato. Bisogna poi raccogliere la nostra indicazione sulla non eleggibilità dei condannati, il divieto di assegnare cariche pubbliche agli inquisiti e il divieto di partecipare alle gare d'appalto per le aziende condannate per corruzione. Se il governo dimostrerà di voler risolvere davvero la tragedia della corruzione, può stare certo che noi dell'Italia dei Valori faremo la nostra parte offrendo i nostri suggerimenti ed, eventualmente, dando i nostri voti. Ma se invece saranno solo pannicelli caldi, no grazie. Non è per noi».