Giudici e politici «coccolanegri» sul sito neonazista Stormfront
Una lista che spazia dalla politica all'ambiente giudiziario fino ad esponenti della chiesa, del giornalismo e del mondo della solidarietà. Tra i giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo. Cancellieri: Monitorare e non abbassare la guardia
ROMA - Una lista che spazia dalla politica all'ambiente giudiziario fino ad esponenti della chiesa, del giornalismo e del mondo della solidarietà. Una lista di persone che «compiono atti criminali, che aiutano gli allogeni e ne traggono un tornaconto economico. Nomi di italiani sconosciuti, i 945 politici a livello nazionali li conosciamo»: a spiegare il senso di questa lista contro chi aiuta gli immigrati, di «coccolanegri», comparsa in un forum di discussione sul sito neonazista Stormfront, è colui che l'ha lanciata, nickname 'Costantino', che giustifica la sua iniziativa così: «Siamo stati accusati di razzismo verso gli immigrati, che li odiamo senza motivo, che anche gli italiani compiono atti di delinquenza e bla bla bla. Io vorrei dimostrare che non odio gli stranieri, ma che anzi odio molto di più certi italiani» e inizia l'elenco con Don Ezio Segat, «di una parrocchia del Veneto. Quelli dell'otto per mille: ha preso i soldi raccolti dal veneto skin e li ha dati ai poveri fratelli immigrati».
L'iniziativa ha un certo successo e molti iscritti al forum aggiungono il loro nome: c'è quello dell'assessore della Regione Toscana Stella Targetti, colpevole di volere in Toscana «una scuola dove nessuno sia straniero». Poi una 'infilata' di giudici: Domenico Galletta, giudice calabrese, il gup Carlo Fontanazza di Lamezia Terme «che ha chiesto e ottenuto la riduzione all'assassino marocchino che sotto gli effetti della droga ha travolto e ucciso 8 persone», l'avvocato Salvatore Staiano, il legale dell'imam di Torino Emiliano Riba e ancora un assessore, quello all'Integrazione del comune di Torino, Ilda Curti. Poi è la volta di EveryOne e della Caritas con Don Fredo Olivero, le sociologhe Adriana Luciano e Roberta Ricucci e monsignor Cesare Nosiglia. E ancora Riccardo Pacifici «che ha dato non pochi guai ai fratelli di Militia e che non passa giorno che non si lamenti con qualche politico perchè in Italia ancora non c'è una legge contro i negazionisti dell'Olominchiata».
Tra i giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo - Poi è il turno dei giornalisti Gad Lerner e Maurizio Costanzo, poi ancora un avvocato Giorgio Bisagna «che da sempre si occupa di immigrati» e tre giudici del Tribunale del Riesame di Palermo, Antonella Consiglio, Giuseppina Di Maida e Filippo Serio. Sotto il mirino di Stormfront anche Laura Longo, pm di Torino che «contesterà l'odio etnico per gli scontri di Torino».
Ancora i politici, soprattutto milanesi: gli esponenti di Sel Luca Gibillini, Mirko Mazzali e Anita Sonego e «tutti i consiglieri eletti con Pisapia: dalla lesbica che vuole abolire la famiglia alla statalista che promuove gli oratori laici». Non scampa il sindaco di Padova Zanonato «e la sua amministrazione si collocano tra i delinquenti italiani più pericolosi». Qualcuno mette «il governo Monti al completo». Poi si accorgono che Repubblica e il Corriere hanno messo on line dei pezzi sul forum: il primo viene chiamato «il giornaletto di Demaledetti» che «prosegue con la sua campagna di odio per silenziare tutti quanti» mentre il secondo è definito «il Corrierino, appartenente alle Banche».
«Che cosa ci sarebbe di male - si chiedono infine gli esponenti del forum di Stormfront - a fare un elenco di politici e uomini influenti coccolanegri, traditori del nostro popolo che aiutano gli immigrati invasori quando c'è gente italiana che non arriva neanche a fine mese con lo stipendio senza alcuna minaccia di morte?».
Cancellieri: Monitorare e non abbassare la guardia - «E' un brodo di coltura che non si riesce sempre a isolare e sul quale bisogna lavorare». Così il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, nel corso del programma Porta a porta, ha commentato l'elenco di attivisti, di politici che sono stati oggetto di attacchi razzisti e xenofobi sul sito razzista stormfront. «Sono fenomeni che vanno monitorati anche perché - ha detto Cancellieri - la storia, purtroppo, ci insegna che queste manifestazioni appartengono all'uomo ma non devono tornare mai più». Su questo sito sono già apparsi commenti razzisti in occasione dell'uccisione di due senegalesi e del ferimento di altri tre a Firenze in un episodio di matrice razzista.
Sui fatti di Firenze, Cancellieri ha detto: «E' un episodio drammaticamente terribile che non può essere archiviato come un gesto compiuto da un pazzo isolato». Un episodio su cui «bisogna riflettere anche perché non è l'unico».
«La situazione - ha proseguito il ministro dell'Interno - che non fanno pensare a un paese xenofobo ma a un malessere che serpeggia. È necessaria vigilanza e fermezza per non lasciare nulla al caso e bisogna dare risposte secche e precise e non dobbiamo abbassare la guardia». Il titolare del Viminale ha poi aggiunto che «la xenofobia spesso si manifesta anche con le parole che colpiscono come pietre». Anche termini, ad esempio, vu cumprà, spesso sono indicatori di un disprezzo che diventa «normale». «Non dobbiamo abbassare la guardia verso queste cose che non sono normali», ha sottolineato il ministro.