20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
A dare l'allarme la nonna della giovane

Litigano su Facebook, una ragazza minorenne aggredita da zio e cugino

La minorenne è stata colpita al volto, la casa dei genitori distrutta dalla furia dei cuginetti. Lo zio e uno dei il cugini sono stati denunciati per lesioni personali aggravate. Gli altri due figli dell'uomo, invece, dovranno rispondere di danneggiamento

ROMA - «Parenti serpenti», meno subdoli e più spicci di quelli di Monicelli, ma pur sempre velenosi: una 17enne è stata aggredita da zio e cugini, che si sono presentati infuriati a casa della ragazza, a Roma, dopo una discussione banale nata su Facebook. La minorenne è stata colpita al volto, la casa dei genitori distrutta dalla furia dei cuginetti. Lo zio e uno dei il cugini sono stati denunciati per lesioni personali aggravate, mentre altri due cugini sono accusati di danneggiamento.

Il tutto, per una discussione, nata per futili motivi sul social network, tra la ragazza, 17 anni, e il marito della sorella di suo padre. Interrotto il collegamento web lo zio «acquisito» e i suoi figli hanno deciso di andare a casa della ragazza per continuare la discussione «dal vivo». Quando lo zio e i tre figli hanno bussato alla porta, la ragazza li ha fatti entrare, pronta a chiarire con tranquillità l'incresciosa situazione. Ma lo zio e il primogenito anziché «comunicare», hanno preferito aggredire la ragazza colpendola al volto. Gli altri due cugini, invece, hanno devastato l'abitazione danneggiando mobili, televisori e computer. Poi tutti e quattro sono fuggiti.
Ad accorgersi di quello che stava succedendo è stata la nonna della ragazza, che, svegliata dal frastuono, ha chiamato il 113. Gli agenti del commissariato Monteverde, arrivati immediatamente sul posto, dopo aver soccorso la ragazza, si sono messi sulle tracce degli aggressori. Lo zio della ragazza, un tunisino di 51 anni, è stato rintracciato nella sua casa, insieme al figlio di 23 anni. Per i due è scattata la denuncia per lesioni personali aggravate. Gli altri due figli dell'uomo, invece, dovranno rispondere di danneggiamento.