27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Tavola della Pace: lavoro, diritti, acqua e informazione

Marcia della Pace, oltre 50mila da Assisi a Perugia

Vendola: «E' insopportabile che l'Europa e l'Italia pensino di combattere la crisi tagliando le spese per il sociale mentre c'è il tabù assoluto delle spese militari»

PERUGIA - Oltre 50mila stanno da Perugia marciando gli ultimi chilometri per raggiungere Assisi per la nuova edizione della Marcia della Pace dedicata ai Diritti, alla Pace e al Lavoro. Nel corteo spiccano i nomi dei politici di Nichi Vendola (Sel), Paolo Ferrero (Prc), Angelo Bonelli (Verdi) e Rosi Bindi (Vice-presidente Pd). «Per uscire dalla crisi si devono ridurre le spese per gli armamenti, come hanno fatto in Germania», ha detto il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, prima di partecipare alla marcia per la pace».

Sulle spese militari anche il leader di Sel: «E' insopportabile che l'Europa e l'Italia pensino di combattere la crisi tagliando le spese per il sociale mentre c'è il tabù assoluto delle spese militari: una via d'uscita dalla crisi è quella di uscire da un modello di economia di guerra. Abbiamo il dovere di rimettere in piedi la politica come agenda di pace e la pace nell'agenda politica: pensare che la pace sia una questione dei marciatori e dei predicatori è sbagliato. Invece la pace oggi è la più incredibile ed importante emergenza politica».

Dalla Tavola della Pace è arrivato un invito ad agire subito in nome dei popoli: Tra le proposte quelle di «garantire a tutti il diritto al cibo e all'acqua; promuovere un lavoro dignitoso per tutti; investire sui giovani, sull'educazione e la cultura; disarmare la finanza e costruire un'economia di giustizia; ripudiare la guerra, tagliare le spese militari; difendere i beni comuni e il pianeta; promuovere il diritto a un'informazione libera e pluralista; fare dell'Onu la casa comune dell'umanita'; investire sulla società civile e sullo sviluppo della democrazia partecipativa; costruire società aperte e inclusive».

Per il vice-presidente del Pd, Rosi Bindi, la questione Pace e Lavoro vanno di pari passo nel mondo ma anche in Italia:«In questo momento nel nostro paese ci vorrebbe un governo all'altezza innanzi tutto dei cambiamenti cui stiamo assistendo nel mondo, mentre avvertiamo la nostra marginalizzazione e la perdita di dignità nel contesto internazionale. E ci vorrebbe un governo che si facesse davvero carico dei problemi dell'Italia e riportasse al centro dell'azione politica la crescita, il lavoro, l'equità»: ha proseguito Bindi: «Noi - ha proseguito la Bindi - continueremo a lavorare perché si arrivi alle dimissioni del Governo e si apra una nuova stagione. Intanto la presenza del Pd oggi alla Marcia dimostra che ci sono forze politiche che possono rappresentare l'alternativa, non solo di governo ma anche e soprattutto culturale».