19 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Intervista al settimanale «A»

Bertolini: «Insopportabile la gogna per i Parlamentari, urge reazione»

La Deputata del PDL: «Alla politica sacrifichiamo la vita, i Presidenti alzino la voce»

ROMA - «Oggi la gente non distingue. Ci vorrebbe tutti morti, tutti fuori gioco. C'è sempre di più la tentazione a umiliare chi ha scelto di fare politica. E a non capire che fare politica è anche impegno, passione, frustrazione, sacrifici». La deputata Pdl Isabella Bertolini, intervistata dal settimanale A di Maria Latella, denuncia come «non è più tollerabile assistere in silenzio a questa lapidazione quotidiana».

«La casta - ha detto Bertolini - c'è. Privilegi e sprechi ci sono, ma c'è anche chi, dentro il Parlamento, prova a combatterli. Non è giusto colpire nel mucchio. Tutti. Senza distinzioni. Senza guardare storie e leggere biografie. Basta con l omertà. Basta girarsi dall'altra parte. Basta piegarsi alla demagogia. Fini e Schifani si facciano sentire: tanti, tantissimi, parlamentari sono persone perbene».

«L'altro giorno - ha raccontato la parlamentare- ho preso un taxi davanti a Montecitorio e ho sentito bene che cosa hanno urlato al tassista: Faccia presto perchè l'onorevole deve correre al bunga-bunga. Forse qualcuno potrebbe ridere, io no. Non ce la faccio ad accettare questa gogna. Per me la politica è impegno, moralità, lotta agli sprechi. E non riesco davvero a restare in silenzio davanti a tanta ostilità».

«La politica - è proseguito lo sfogo della parlamentare berlusconiana - mi ha rubato tutto: mi ha strappato amori e vita privata. Mi ha condannato a notti silenziose nel mio bilocale a due passi da Montecitorio. E a cene senza amici con l'ultimo disegno di legge stretto tra le mani. Sono anni che non vado a una festa, che non ballo, che non rido a crepa pelle...» E ancora: «Montecitorio e Palazzo Madama sono piene di storie amare. Di matrimoni saltati. Di amori negati. Di vite senza figli. Ho un'amica ministro che ha festeggiato l'ultimo compleanno da sola. Conosco deputati e senatori che si sono lasciati alle spalle cumuli di macerie e che non ce la fanno più a sopportare questa incredibile diffidenza della gente».